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Dom, Abr

A 104 anni dalla sua ordinazione sacerdotale e a 34 anni dalla sua beatificazione, come Famiglia Paolina ci siamo riuniti per celebrare la memoria liturgica del Beato Timoteo Giaccardo.

Nel giorno della sua beatificazione, il Papa Giovanni Paolo II, oggi santo, ci ha ricordato:
“‘Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?’ (Lc 18, 8).

L’interrogativo che Gesù pone ancor oggi ai suoi discepoli ha sempre suscitato nella Chiesa rinnovato impegno per l’annuncio della verità. Il Regno di Dio, regno di verità, di grazia, di giustizia e di pace, richiede dedizione, esige prontezza nel saper cogliere ogni momento propizio, ogni occasione favorevole per annunciare la Parola ed esortare ‘con ogni magnanimità e dottrina’ (2 Tm 4, 2).

È proprio la missione di una Chiesa inserita nel nostro tempo, nel quale tanta importanza hanno assunto le strutture e i mezzi della comunicazione, che ha suscitato in Timoteo Giaccardo, figlio della diocesi di Alba, in Piemonte, la volontà di mettersi radicalmente a servizio della Parola mediante la stampa e tutte le nuove vie della trasmissione delle idee.

Di fronte ad un mondo in cui la fede incontra difficoltà e insidie di ogni genere, che ne mettono in pericolo la stessa sopravvivenza in molte anime, Timoteo Giaccardo, primo discepolo di don Alberione, interpretò la fedeltà alla propria vocazione sacerdotale assumendosi l’incarico di lavorare per un annuncio che raggiungesse mediante la stampa una diffusione sempre più vasta e incisiva tra i fratelli. Così egli si propose di divulgare il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa con i mezzi moderni della comunicazione sociale”.

La solenne celebrazione è stata presieduta dal Superiore generale, don Domenico Soliman, nel Santuario-Basilica di Maria Regina degli Apostoli, con la partecipazione di numerosi membri della Famiglia Paolina.

Ricordando la memoria del primo sacerdote paolino, fedele discepolo del carisma paolino, chiediamo al Signore di rendere vive le sue parole: “Il divino Maestro deve regnare su tutto, deve essere dato tutto a tutti: con il suo Vangelo alle menti; con la sua Santità alla volontà ed ai costumi; con il suo Cuore ai cuori; con la sua Croce al corpo; con la sua Preghiera e la sua Eucaristia allo spirito e alla vita mediante l’apostolato delle Edizioni”.

OMELIA

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