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Verso le ore 9,15 (ora locale) del 24 novembre 2017 a seguito di un gravissimo incidente stradale a Enugu (Nigeria), ha raggiunto la vita eterna il nostro giovane junior nigeriano

CHIERICO BAKAM YOHANNA BASSAHWA
25 anni di età, 7 di vita paolina, 2 mesi di professione religiosa

Mentre con tutta la comunità di Enugu e in comunione con l’intera Famiglia Paolina nel mondo Yohanna si stava preparando a celebrare la festa del Beato Giacomo Alberione, il Maestro Divino lo ha chiamato a sé nel fiore dei suoi anni. Erano passati appena due mesi e mezzo dalla sua prima professione (8 settembre 2017). Lascia, insieme al papà, alla mamma e a tanti confratelli e amici, anche un fratello e tre sorelle.

Il decesso di Yohanna è stato causato da un gravissimo incidente stradale avvenuto a Enugu, la città dove vive la comunità in cui il giovane risiedeva. Dopo aver celebrato la Santa Eucaristia nella prima mattina di venerdì 24 novembre, la maggior parte dei membri della comunità si era mossa in macchina in direzione di Nsuka, 60 chilometri a Nord di Enugu, per partecipare al funerale di Fidelis Mbah, papà del chierico Paschal (pure lui residente a Enugu), morto il 27 ottobre scorso. I nostri confratelli, insieme a qualche collaboratore laico, stavano viaggiando in due diverse macchine quando una di esse, guidata da un nostro libraio laico, è stata violentemente tamponata da un autobus carico di passeggeri che stava sopraggiungendo a tutta velocità sulla stessa corsia e che, per motivi ancora in via di accertamento, non ha frenato in tempo. L’auto è stata sbalzata con estrema violenza fuori dalla sede stradale, in mezzo a una vicina boscaglia. Yohanna, che era seduto sul sedile posteriore, è stato scaraventato fuori dall’abitacolo ed è morto sul colpo, in conseguenza delle gravissime ferite riportate al capo. Nell’impatto, oltre a trovare la morte anche due passeggeri dell’autobus, è rimasto ferito don Martins Obasi, uno dei due nostri primi sacerdoti nigeriani che sedeva sul sedile anteriore, ma dalle notizie che giungono da Enugu è fortunatamente fuori pericolo di vita.

Bakam Yohanna Bassahwa è nato il 6 settembre 1992 dal signor Yohanna Bassahwa e dalla signora Rifkatu a Kachia, nello Stato di Kaduna, Nigeria. Dopo aver completato gli studi secondari nella sua città natale, il 6 ottobre 2010 è entrato nella Società San Paolo a Enugu. Dopo un anno di aspirantato, nell’autunno del 2011 è stato trasferito nella comunità di Ibadan, dove, presso il locale Seminario intitolato ai santi Pietro e Paolo, ha iniziato gli studi filosofici, che ha completato quattro anni dopo conseguendo il diploma di laurea in filosofia. Successivamente, sempre a Ibadan, ha completato l’anno di postulato, che lo ha introdotto, a partire dall’8 settembre 2016, nel noviziato, che ha vissuto presso la comunità di Lagos. Qui, lo scorso 8 settembre, ha emesso la prima professione religiosa. Nell'ottobre scorso, al termine di un breve periodo trascorso in famiglia, è stato trasferito nella comunità di Enugu, dove, presso il Bigard Memorial Seminary, ha iniziato il corso di Teologia, che ha frequentato per poco più di un mese.

I confratelli della Nigeria ricordano Yohanna come un ragazzo di poche parole ma dagli alti ideali e con una grande capacità di giudizio su di sé e sulla vita della nostra Congregazione in Nigeria. Parlava sempre unendo le sue parole a un sorriso molto caratteristico, che affascinava chiunque entrasse in contatto con lui. Vero figlio del Beato Giacomo Alberione, era proprio quel tipo di giovane che ogni formatore amerebbe avere: onesto, impegnato, intelligente, semplice, fiducioso, responsabile ed estremamente premuroso e amorevole. Una grande perdita anche per i Superiori, che potevano affidare a Yohanna ogni responsabilità con totale fiducia grazie a quel suo spiccato senso di appartenenza alla Congregazione. Anche con i confratelli era sempre amichevole, amabile, comprensivo, esemplare. Yohanna ha dimostrato le sue qualità di leadership e il suo acume organizzativo anche quando ha ricoperto il ruolo di rappresentante della comunità di studenti durante il quarto anno di Filosofia a Ibadan. Mostrava un grande amore per l’apostolato paolino e, se il tempo glielo avesse concesso, si sarebbe reso disponibile per qualsiasi apostolato con un grande senso di sacrificio e impegno. La Società San Paolo in terra nigeriana lo considerava un vero pilastro per le sue attività missionarie e la sua crescita futura. Evidentemente il Signore aveva piani diversi per lui e per la Congregazione in Nigeria.

In questo anno ci hanno lasciato in terra africana un novizio (Yves-Jean-Léon Zelo, congolese, lo scorso 20 febbraio) e un giovane junior. Possa la loro intercessione, ora che godono della beatitudine eterna, arrivare a Dio per le tante necessità delle nostre comunità in terra africana e per tutti i nostri giovani in formazione.

 

Roma, 24 novembre 2017   

                                             

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale

 

Le date dei funerali e il luogo di sepoltura verranno annunciati in seguito.


I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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If Jesus is continually present in the Holy Tabernacle, it corresponds to us the duty to visit him. He awaits us. But our God has to always wait in vain for these men who are busy with a thousand things and forget the One who is the Supreme Good, the One who said: “I will be with you.” Jesus waits for us (APD56, 210).