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Sam, Avr

Nelle prime ore della mattina del 29 maggio 2017, presso la comunità di Vila Mariana di São Paulo (Brasile,) ha raggiunto la vita eterna il nostro fratello sacerdote

DON ZULMIRO CAON
69 anni di età, 56 di vita paolina, 49 di professione religiosa
e 40 di sacerdozio

È stato forse un infarto a stroncare improvvisamente la vita di don Zulmiro, poche ore prima di alzarsi per recarsi a Messa nella cappella della comunità di Vila Mariana, dove risiedeva.

Zulmiro, figlio di Angelo e Teresa Calabria, nasce a Nova Padua, nello Stato del Rio Grande do Sul, il 17 aprile 1948 e viene battezzato quattro giorni dopo nella locale parrocchia. Entra a soli 13 anni nella comunità paolina di Caxias do Sul (comunità che nel frattempo è stata chiusa), dove svolge la prima formazione. Vive l’esperienza del noviziato nella “Cidade Paulina”, a São Paulo, dove l’11 febbraio 1968 emette la prima professione religiosa, che conferma in perpetuo il 1° maggio 1976. Sono anni intensi di formazione in cui egli manifesta, stando alle relazioni dei formatori, una spiccata propensione per le cose pratiche, unita a un desiderio profondo di vita spirituale. Sono anni in cui la sua esuberanza giovanile esplode in una generosità di impegno nell’apostolato ma, a volte, anche in un’irruenza verso le cose che non vanno in comunità, sempre però animata dal desiderio che il gruppo funzioni bene. Il giovane, infatti, ama la vita comunitaria ed è incapace di mantenere rancore verso chicchessia.

Negli anni di formazione Zulmiro studia prima filosofia dai Redentoristi e poi teologia nell’Instituto Teológico São Paulo (ITESP). Il 12 dicembre 1976, quindi, viene ordinato presbitero a São Paulo per l’imposizione delle mani di Mons. Francisco Manuel Vieira, Vescovo di Osasco.

Dopo l’Ordinazione svolge vari servizi, fra cui quello di Direttore della produzione a Caxias do Sul, dove il suo ruolo apostolico implica automaticamente anche quello di testimone della bellezza della vocazione paolina davanti a tanti giovani in formazione. Nel 1987 diventa Superiore di quella comunità, incarico che svolge con dedizione per soli due anni perché nella Cidade Paulina a São Paulo si manifesta improvvisamente la necessità di ricoprire il ruolo di Direttore della tipografia. Saranno ben 10 gli anni di servizio in questo delicato ruolo, che lo provano a tal punto da indurlo a richiedere, all’inizio del 1999, un anno di assenza dalla comunità per dedicarsi al servizio pastorale diretto nella Diocesi di Rio Branco, dove mette a frutto la sua esperienza paolina presiedendo, tra l’altro, la Messa trasmessa per radio e televisione da due emittenti locali. Le sue omelie durante quel tempo sono molto apprezzate dai fedeli. Un periodo, questo, segnato da una sofferenza che si è rivelata però, nel tempo, feconda: «Ho fatto la mia più profonda esperienza di Dio nel tempo in cui sono stato lì – ha avuto modo di dire dopo il suo rientro in comunità –, nel mezzo della sofferenza ho visto il volto di Dio».

Il rientro in comunità è segnato da un rapido riambientamento alla vita paolina. Seguono negli anni diversi incarichi di responsabilità, fra cui quello di coordinatore delle librerie (1999-2001), prima, e quello di Delegato della comunità di Rio de Janeiro (2001-2005), poi. Nella città carioca don Caon si occupa dell’apostolato della radio. Il 23 febbraio 2005 accetta di trasferirsi in Portogallo come Superiore regionale, compito che ricopre per due mandati, fino al 2011. Qui, vista la carenza di personale paolino, è per alcuni periodi anche Economo, maestro di formazione e Coordinatore generale della formazione. Rientra in Brasile nel 2011, quando è chiamato a offrire il suo contributo nel settore marketing e partecipa alle fiere del libro, organizzando eventi per promuovere le pubblicazioni di Paulus Editora. Dal 2013 al 2015, infine, è Direttore della diffusione.

La ricca e varia vita apostolica di don Zulmiro mostra tutta la sua ecletticità e intraprendenza, frutto anche del sangue veneto che scorreva nelle sue vene. Uomo energico e generoso, ha sempre amato il lavoro pratico, come dimostrano i tanti mobili costruiti con le sue stesse mani e lasciati via via nelle comunità in cui passava. La sua origine “gaucha”, invece, l’ha mostrata nella sua straordinaria capacità di cucinare il churrasco, con cui ha allietato tante serate comunitarie. Altruista come pochi, è stato sottoposto recentemente a un intervento chirurgico dal quale pareva essersi ripreso bene. Improvvisa lo ha colto, invece, nel sonno “sora nostra morte corporale”.

Possa don Zulmiro, ora che ha reso la sua anima a Dio e per intercessione della Regina degli Apostoli che celebreremo solennemente sabato prossimo, godere in eterno del frutto di tanto bene seminato nel corso degli anni.

Roma, 30 maggio 2017

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


I funerali hanno luogo martedì 30 maggio 2017 alle 13 (ora locale) presso la parrocchia di Santo Inácio de Loiola di São Paulo. Il corpo verrà sepolto immediatamente dopo nel vicino Cemitério Santíssimo Sacramento.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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L’interno, perché la prima santificazione riguarda la mente e il cuore, e l’interno, la vita interiore, che non è però solamente giaculatorie, la vita interiore è imparare, impiegare bene la mente, è pensare a Dio, acquistare una fede sempre più profonda; e col cuore un amore sempre più intenso verso Dio, verso il prossimo (APD56, 249).

27 avril 2024

El interior, porque la primera santificación, concierne a la mente y al corazón, y el interior, la vida interior, que sin embargo no es sólo jaculatorias, la vida interior es aprender, usar bien la mente, es pensar en Dios, adquirir una fe cada vez más profunda; y con el corazón un amor cada vez más intenso a Dios, al prójimo (APD56, 249).

27 avril 2024

The interior, because the first sanctification concerns the mind and the heart, and the interior, the interior life, which however is not only ejaculations, the interior life is learning, using the mind well, it is thinking of God, acquiring an ever deeper faith; and with the heart an ever more intense love for God, for the neighbour (APD56, 249).