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Jeu, Mai

Alle ore 17,30 (ora locale) del 14 maggio 2017, presso il St. Elizabeth Hospital di Boardman (Ohio, Stati Uniti) è deceduto il nostro fratello sacerdote

DON THOMAS FOGARTY
90 anni di età, 66 di vita paolina, 62 di professione religiosa e 59 di sacerdozio

Thomas, affettuosamente soprannominato da amici e confratelli “Tom”, nasce il 7 gennaio 1927 a Cloghan, nel centro dell’Irlanda, da papà John, agricoltore, e mamma Bridget. La famiglia, molto cattolica, viene gravemente colpita nel maggio 1928 dalla morte di quest’ultima: Tim ha poco più di un anno. Con lui rimangono orfani altri due fratelli e una sorella. Di Tom si prendono cura a Birr, non lontano dalla casa natia, tre devote zie, Ellen, Margaret e Kathleen. Una quarta zia, Borgia, entrerà di lì a poco nelle Sisters of Mercy (le Suore della Misericordia).

Dopo aver studiato presso la Fortal National School e la Presentation Brothers Secondary School, Thomas trova lavoro nella biblioteca di Tullamore e poi in un’industria elettrica nella non lontana cittadina di Athlone. Uno dei suoi capi, colpito dalla forte spiritualità del giovane, lo presenta a don Renato Simoni, fondatore della Società San Paolo in Irlanda, costì inviato da don Alberione nel marzo 1947, immediatamente dopo la sua ordinazione presbiterale.

Attratto dall’apostolato paolino e nonostante i suoi problemi di salute legati a una forma cronica di asma, Tom viene accettato in Congregazione. Il 9 settembre 1950, come promettente membro del primo nucleo di giovani irlandesi che seguì con entusiasmo don Alberione, giunge ad Alba accompagnato da don Simoni. Con il costante incoraggiamento del Fondatore, a cui Tom rimarrà sempre molto affezionato, il giovane persevera e, dopo aver appreso bene l’italiano, supera brillantemente gli studi teologici. Professa i voti temporanei l’8 settembre 1954 ad Albano, confermandoli per sempre tre anni dopo a Ballykeeran, in Irlanda, dove nel frattempo, terminata la formazione, ha fatto ritorno. Il 7 luglio 1957 a Roma, poco prima della professione perpetua, era stato ordinato presbitero per l’imposizione delle mani di Mons. Ettore Cunial.

A Ballykeeran Thomas rimane per ben 16 anni, contribuendo a far crescere la piccola realtà irlandese pur in mezzo a mille difficoltà. Durante quel periodo il suo apostolato editoriale è concentrato sul The Sunday Messenger, un bollettino parrocchiale diffuso in tutta l’isola, la cui esistenza prosegue, in forma diversa, fino ad oggi. Questa pubblicazione è l’apripista per la stampa del nostro messalino, poi divenuto di larga diffusione in tante parrocchie. Successivamente, nell’agosto del 1968, don Thomas viene nominato Superiore della comunità di Ballykeeran. Alla fine del 1971 lo ritroviamo a Roma, dove gode di un anno sabbatico per approfondire, presso la Pontificia Università Antonianum, le sue competenze teologiche. Proprio in quell’anno, il 26 novembre, muore il Primo Maestro. Qualche confratello testimonia di averlo visto in qui giorni in prossimità della sua stanza con in mano il rosario.

Tornato in madrepatria, il 12 Novembre 1973 viene trasferito per un breve periodo in Canada, dove rimane solo per un anno. Nel gennaio del 1975, infatti, viene trasferito nella comunità di Canfield, negli Stati Uniti, dove lavora insieme a don Pietro Saverio Borrano presso l’editrice paolina Alba Paperback Books. Qui può sfruttare la sua lunga esperienza editoriale maturata in Irlanda. Nel settembre del 1979 diventa Superiore a Dearborn, dove svolge apostolato nella locale libreria e si spende ogni domenica in mostre del libro nelle parrocchie di quell’area. Al termine del mandato, nel 1982, si trasferisce nella comunità di Staten Island per un anno. Qui presta la sua opera nella redazione di Alba House. Tornato a Canfield nel 1983, viene nominato Maestro dei novizi per due anni. Contemporaneamente inizia la grande opera – per cui è ricordato con affetto da tanti membri della Famiglia Paolina statunitense, che oggi ne piangono la morte – a favore dell’Istituto Santa Famiglia, che a quel tempo contava solo su 5 membri. Nel tempo l’Istituto cresce fino agli attuali 400 membri. Un amore, quello per le famiglie, che ne ha fatto un vero padre per tanti fratelli e sorelle. Per qualche anno, all’inizio degli anni ’80, contribuisce anche allo sviluppo degli Istituti Maria SS. Annunziata e San Gabriele Arcangelo.

Ricoverato da pochi giorni per l’aggravarsi dei suoi problemi respiratori presso il Pronto Soccorso del St. Elizabeth Hospital di Boardman, non lontano dalla nostra comunità di Canfield dove da anni risiedeva, don Thomas ha reso la sua anima a Dio a causa di una grave insufficienza polmonare. Proprio nei giorni in cui il nostro Superiore generale, don Valdir Josè De Castro, si trova in visita fraterna nella Provincia Stati Uniti, affidiamo all’intercessione di questo apostolo della comunicazione dal cuore grande il futuro di tale Circoscrizione.

Roma, 17 maggio 2017

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


I funerali avranno luogo sabato 20 maggio 2017 alle 11 (ora locale) presso St. Paul Chapel della  comunità di Canfield. Il corpo verrà poi sepolto nel cimitero annesso alla nostra comunità.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG

Agenda Paolina

2 mai 2024

Memoria di S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa (bianco)
At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11

2 mai 2024

* PD: 1950 arrivo in Giappone.

2 mai 2024FSP: Sr. Elena Montemezzo (1983) - Sr. M. Aloisia Bortoletto (2014) • PD: Sr. M. Silvestrina Rustico (1946) - Sr. M. Lourdes Rodríguez (2000) - Sr. M. Innocente Sakamoto (2023) • IGS: D. Antonio Maria Tozzi (2020) • ISGA: Antoni Szulcek (1999) • IMSA: Dorothy Kopcho (1997) - Cristina Guarino (2017) • ISF: Colomba Pennesi (1997) - Aurelio Bellavista (2004).

Pensiero del Fondatore

2 mai 2024

San Giuseppe non faceva rumore, ma la sua vita era tutta nel suo interno e le manifestazioni esterne erano un risultato, un riflesso dell’interno. San Giuseppe fu obbedientissimo alle prescrizioni della legge mosaica; fu obbedientissimo nell’eseguire i voleri di Dio. Allora ottenga a noi questa vita interiore (APD56, 226).

2 mai 2024

San José no hacía ruido, pero su vida estaba totalmente dentro de él y las manifestaciones externas eran un resultado, un reflejo de lo interior. San José fue obedientísimo a las prescripciones de la ley mosaica; fue obedientísimo en el cumplimiento de la voluntad de Dios. Que obtenga, pues, para nosotros esta vida interior (APD56, 226).

2 mai 2024

St Joseph made no noise, but his life was all within him and the external manifestations were a result, a reflection of the interior. St Joseph was very obedient to the prescriptions of the Mosaic law; he was most obedient in carrying out the will of God. May he then obtain for us this interior life (APD56, 226).