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Dom, Mag

Alle ore 17,45 di domenica 3 aprile 2016, seconda domenica di Pasqua, nella comunità Timoteo Giaccardo di Roma ha raggiunto la vita eterna il nostro fratello discepolo

FRATEL VITTORIO STEFANO CRISTOFORI
85 anni di età, 67 di vita paolina e 63 di professione

Vittorio nasce a Casina, in provincia di Reggio Emilia (Italia) l’11 gennaio 1931. Una famiglia molto religiosa e le dolci colline dell’Appennino reggiano gli fanno da culla. Viene battezzato nella chiesa di Ceredolo dei Coppi, dedicata a San Pellegrino, tre giorni dopo la nascita. Nella stessa chiesa viene cresimato il 24 maggio 1943. Vive la sua prima adolescenza nei tempi cupi della Resistenza, particolarmente violenta in quella zona d’Italia. Finita la guerra, pochi mesi dopo che la neonata Repubblica italiana aveva visto la luce, il diciassettenne Vittorio entra in Congregazione ad Alba, accompagnato dalla lettera del suo parroco indirizzata al Superiore locale, che «raccomanda alle sue premure il giovanetto Vittorio, veramente di indole buona, sebbene alquanto timido», e «di buona volontà e irreprensibile nei costumi». È l’8 settembre 1948. A Casa Madre si inserisce subito negli intensi ritmi della vita paolina. I maestri di quei primi tempi confermano il buon giudizio sul ragazzo, che, pur soffrendo un po’ di salute, è “umile”, “semplice”, “obbediente”, “aperto”, “laborioso”, “amante della Congregazione”. Tutte doti che conserverà nel corso degli anni e fino all’ultimo, come molti nostri fratelli oggi possono testimoniare.

Vittorio emette i primi voti a Roma il 19 marzo 1953, prendendo come nome di professione Stefano, e li conferma in perpetuo l’8 settembre 1958, sempre a Roma. Negli anni di professione temporanea svolge il suo apostolato prima in magazzino ad Alba (1953-1956) e poi in libreria e in rotocalco a Roma. Dal 1958, ininterrottamente fino al 2012, lo troviamo nella libreria San Pio X, sita vicino a Piazza San Pietro, poi trasferita nella vicina e attuale sede di Via della Conciliazione. Qui offre per lunghi anni il suo servizio umile e silenzioso, aiutando i fratelli e il personale laico nei vari servizi che questo impegnativo apostolato richiede. Nel marzo 2012, a causa di una cardiopatia, viene trasferito nella comunità Timoteo Giaccardo, attrezzata come infermeria. Qualche anno fa gli era stato prognosticato un cancro alla mammella, che ha poi progredito negli ultimi mesi. Infine, nella giornata di ieri un inaspettato arresto cardiocircolatorio ne ha provocato il decesso.

A fratel Vittorio, che ha raggiunto la Casa del Padre nel giorno dedicato da san Giovanni Paolo II alla Divina Misericordia, vogliamo ora affidare in modo particolare la vocazione di tutti i fratelli discepoli nel mondo.


Roma, 4 aprile 2016
Don Stefano Stimamiglio


 I funerali si svolgeranno martedì 5 aprile alle ore 9 (ora locale) presso la Sottocripta del Santuario Maria Regina degli Apostoli di Roma. La salma sarà quindi tumulata nel Cimitero Laurentino di Roma.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


 

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Agenda Paolina

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VI di Pasqua (bianco)
At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

05 Maggio 2024

* FSP: 1959 a Kaohsiung (Taiwan) • PD: 1953 a Cinisello Balsamo (Italia) • CP: 2015 Sergio Bernardini e Domenica Bedonni vengono proclamati Venerabili.

05 Maggio 2024SSP: Nov. Giuseppe Gambino (1930) - Fr. Vincenzo Tommasini (1994) - Don Aloysius Kokkatt (2022) • FSP: Sr. Paulina Campos (1964) - Sr. Imelda Bianchi (1987) - Sr. M. Paola Bergadano (2008) - Sr. Gisella Codias (2011) - Sr. Anna Liscia (2019) • PD: Sr. M. Pasqualina Giaccardi (1998) - Sr. M. Aurora Scellato (2014) • IGS: D. Giulio Polverani (2001) - D. Lorenzo Rossato (2004) - D. Angelo Maria Cuozzo (2012) • IMSA: Antonietta Ponzo (2015) • ISF: Luigia Pendinelli (2008) - Helen Ann Zuzik (2014).

Pensiero del Fondatore

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Innalzarsi nella santità! E allora innalzarsi nella santità non vuol dire abbassare gli altri, vuol dire elevarci noi a Dio nell’umiltà e nella fede e nell’amore. Abbassare gli altri per elevarci a noi, in fondo è il dominio dell’egoismo, è l’invidia portata al sommo e anzi alle più deleterie conseguenze (APD56, 291).

05 Maggio 2024

¡Alzarse en santidad! Y alzarse en santidad no significa rebajar a los demás, significa elevarnos nosotros a Dios en humildad, fe y amor. Rebajar a los demás para elevarnos nosotros es en el fondo dominio del egoísmo, es envidia llevada al máximo y hasta a las consecuencias más deletéreas (APD56, 291).

05 Maggio 2024

Grow in holiness! And so growing in holiness does not mean looking down on others, it means elevating ourselves to God in humility and faith and love. Looking down on others in order to elevate us to ourselves is basically the domain of selfishness, it is envy taken to the heights and indeed to the most deleterious consequences (APD56, 291).