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Informazione quinto giorno

Il quinto giorno di seminario si è aperto con la celebrazioni delle Lodi.

La mattina si è aperta con la relazione tenuta da d. Johnson Vattakunnel, consigliere generale, che ricorda che la missione della Società San Paolo non è solo quella di usare i media, ma di vivere una spiritualità e una cultura dei media che parli al cuore della cultura di oggi, incontrando le persone dove sono con chiarezza e amore. Dobbiamo promuovere spazi di formazione che siano inclusivi, orientati alla missione e in grado di ispirare coloro che sono chiamati a servire nel mondo di oggi.

La mattinata è continuata all'insegna dei lavori di gruppo per pensare un futuro generativo della pastorale vocazionale paolina.

Nel pomeriggio si è aperta la condivisione in assemblea dove ogni gruppo ha condiviso le dimensioni generative emerse durante il confronto sinodale del laboratorio di gruppo riguardo a quattro macroaree: comunità, identità, intercultura e cultura dell'incontro. Le dimensioni più comuni che sono emerse sono comunità accoglienti, aperte, attente ai giovani, che siano una testimonianza di vita paolina. Bisogna conoscere e vivere il carisma paolino. Considerando la diversità come un valore arricchente, si è visto l'importanza di accogliere la diversità, eliminare i pregiudizi e le rivalità e adottare un atteggiamento di rispetto ed empatia. Come comunicatori dobbiamo attivare relazioni autentiche e valorizzare l'ambiente digitale per frequentare i giovani.

Nella relazione conclusiva del seminario del superiore generale d. Domenico Soliman, ha ricordato che nonostante le difficoltà, le sfide, i problemi che conosciamo bene, bisogna sottolineare la vitalità presente in ogni circoscrizione riguardo a ciò che viene fatto per i giovani. Vivere da editori paolini come un'identità da condividere con tutti. Fare della cultura dell'incontro che è comunicazione il luogo privilegiato dove incontrare i giovani e l'invito è quello di abitare questi luoghi.; perché la cultura dell'incontro è vocazionale. Poi d.Domenico si sofferma sulla comunità come contesto e ambiente vitale dentro il quale il giovane matura una decisione, la comunità come luogo di relazione. È necessario un cambio di mentalità della pastorale vocazionale paolina: la vocazione appartiene alla vita che è prima delle idee e servono comunità paoline interculturali.

La giornata si è conclusa con la santa messa presieduta dal superiore generale d. Domenico Soliman.


Informazione quarto giorno

Il quarto giorno di seminario si è aperto con la santa messa celebrata in lingua spagnola e presieduta da don Gabriel A. Rendon Medina, superiore provinciale del Messico, Cuba e USA che durante l'omelia, ha sottolineato l'importanza della preghiera e dell'Eucaristia così come ci ha lasciato in eredità il nostro fondatore don Alberione per rendere ogni nostra azione vocazionale e apostolica davvero luce del Vangelo.

La giornata è proseguita con quattro relazioni al fine di formare i presenti sul significato della vocazione oggi.

Suor Josmy Jose, FMA, ha parlato del discernimento nei percorsi di pastorale vocazionale, necessario è creare un ambiente di cultura vocazionale in ogni luogo in cui si opera.

Gabriele Beltrami, missionario scalabriniano, oggi parroco di una parrocchia romana in cui l'integrazione è un tema molto presente, ha condiviso la sua esperienza nel modo di accompagnare all'internazionalità e alla multiculturalità. Importante è mettere alla base del dialogo l'umiltà, l'empatia e l'ospitalità. La diversità culturale se affrontata con un dialogo alla pari, può davvero diventare un'opportunità arricchente.

Suor Marialuisa Paviani, AP, ha presentato la pastorale vocazionale nel pensiero e nella vita del beato Giacomo Alberione, lasciandoci le linee fondamentali del suo pensiero vocazionale: oggi siamo chiamati alla testimonianza, a una profonda e fedele comunicazione del nostro carisma nella Chiesa e una cura generosa della vita fraterna nelle nostre comunità.

Stefano Stimamiglio, SSP, direttore di Famiglia Cristiana, condivide la sua storia vocazionale, dove la chiamata di Dio va capita e accettata e implica una rottura con la vita precedente in vista di una nuova identità da assumere.

La giornata si è conclusa con la veglia vocazionale animata dalle suore apostoline.


Informazione terzo giorno

Il terzo giorno di seminario si è aperto con la santa messa celebrata in lingua portoghese e presieduta da don Claudiano Avelino Dos Santos, superiore provinciale della provincia Brasile - Portogallo - Angola che durante l'omelia, si sofferma sulla parola seminario che deriva da seminare e questo ci dice di continuare a seminare con generosità nonostante le difficoltà senza perdere la fiducia nell'opera di Dio.

La giornata è proseguita con quattro relazioni al fine di formare i presenti sul significato della vocazione oggi.

  1. Carlo Maria Zanotti, SDB, ha parlato dell'importanza della dinamica vocazionale a partire da una una rilettura dei documenti del Magistero dal Concilio Vaticano II fino ad oggi, facendo emergere come la relazionalità è la cornice entro la quale si muove la dinamica vocazionale.
  2. Michele Gianola, direttore dell'Unione nazionale della pastorale vocazionale italiana, ha portato i presenti a riflettere su come creare e coltivare una duratura cultura vocazionale attraverso la creazione di spazi di relazione.
  3. Fabio Pasqualetti, SDB, decano e docente presso la facoltà di comunicazione dell'Università pontificia salesiana, ha mostrato tutte le difficoltà comunicative che bisogna affrontare nell'ambito della comunicazione quando si parla di vocazione. La vocazione, dichiara Pasqualetti, nasce nel momento in cui incontro una persona credibile. Inoltre la vera comunicazione è quella che riattiva l'incontro e la relazione tra le persone.

Infine d. Francisco Galvao, SSP, del Brasile e d. Paolo Asper, SSP, delle Filippine,  ci hanno mostrato come essere presenti in rete oggi, senza perdere la propria identità paolina.

La giornata si è conclusa con la visita eucaristica guidata da d. Mariusz Krawiec, superiore regionale della circoscrizione Polonia e Ucraina.


Informazione secondo giorno

Il secondo giorno del seminario si è aperto con la santa messa in lingua italiana e presieduta da d. Roberto Ponti, superiore provinciale della provincia Italia, che facendo memoria del santo papa Giovanni Paolo II, ha ricordato il suo slancio missionario a favore delle vocazioni e dei giovani con le giornate mondiali della gioventù e l’invito a non avere paura ma a spalancare le porte del cuore a Cristo.

La giornata è proseguita con la presentazione della situazione sulla pastorale vocazionale delle diverse circoscrizioni della nostra Congregazione. Sono emerse molte criticità nella maggior parte delle circoscrizioni, a causa di alcune ferite all’interno della chiesa come abusi sessuali e altri scandali, alcuni problemi sociale come povertà e guerre, crisi demografica, secolarizzazione, relativismo e ateismo imperante.

Diversa è la situazione nelle circoscrizione come India, Congo, Filippine, Nigeria che hanno molte vocazioni malgrado le difficoltà ordinarie dei loro Paese.

Nonostante la situazione complessa e difficile, si nota da parte di tutti un atteggiamento  di entusiasmo e speranza, sicuri che il nostro apostolato e il nostro carisma sono ancora attuali e affascinanti per i giovani. 

La giornata si è conclusa con la visita Eucaristica guidata da d. Patrick Nshole, superiore regionale della regione Congo.


Informazione primo giorno

Lunedì 21 ottobre si è aperto ad Ariccia il seminario internazionale sulla pastorale vocazionale con il tema: Vocazione paolina: dono da coltivare e responsabilità da condividere.

La giornata si è aperta con la celebrazione della santa messa presieduta in lingua inglese da don Johnson Vattakunnel, consigliere generale e presidente della SIF. Nella sua omelia ha ricordato che ognuno  è chiamato a riconoscere il proprio posto nel disegno di Dio, non solo nel sacerdozio, ma in ogni stato di vita. La comunità è invitata a sostenere e accompagnare chi cerca la propria vocazione, mantenendo viva la fede e diventando strumento di pace e riconciliazione.

Dopo il saluto iniziale del superiore generale don Domenico Soliman che sottolinea l’importanza del dialogo dell’accompagnamento per avvicinarci ai giovani che per loro natura sono diversi in ogni tempo e non è facile per noi un cambio repentino di mentalità, ci esorta a pensare che il fine ultimo della pastorale vocazionale è di accompagnare il processo di decisione del giovane a rispondere alla chiamata del Signore. L’obiettivo per un paolino è quello di rispondere alla chiamata di essere editore che dona Gesù al mondo. Ogni paolino è editore e uomo chiamato da Cristo; così la nostra vocazione è dinamica e in uscita.

Durante la mattina, i partecipanti hanno preso parte a un laboratorio itinerante durante il quale si sono mostrate delle immagini per comprendere la realtà giovanile.

Nel pomeriggio, una tavola rotonda vede confrontarsi diverse persone impegnate con i giovane.

  1. Carmine Marrone OMI, responsabile del centro giovanile di Marino Laziale il quale invita a guardare con libertà i ragazzi senza di avere un pretesa di un ritorno vocazionale. Uscire da sé per dare Dio.

Sr Roberta La Daga, AP e Matteo Torricelli, ISGA hanno parlato dell’esperienza nell’equipe di famiglia paolina sui passi di San Paolo, sottolineando come l’ascolto è quell’unico passo che mi permette di capire chi sono veramente i giovani.

Infine d. Adolphe Ndouwe, PIME vice rettore del seminario PIME di Monza, si sofferma sulle caratteristiche del formatore ovvero una persona in cammino che cresce insieme ai seminaristi e si fida di loro.

La giornata si conclude con la visita Eucaristica guidata da D. Giuseppe Berardi.

 

Agenda Paolina

November 13, 2024

Feria (verde)
Tt 3,1-7; Sal 22; Lc 17,11-19

November 13, 2024

* Nessun evento particolare.

November 13, 2024SSP: Fr. Serafino Rosso (2016) • FSP: Sr. Virginia Cantarutti (1934) - Sr. Gennarina Dalla Nora (1983) - Sr. M. Letizia Sansone (2022) • SJBP: Sr. Paola Pradel (2012) • IGS: Mons. Giovanni Rizzo (1980) • ISF: Ubaldo Pasqualini (2010) - Lorenza Trinetti Palieri (2021).