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Dom, Mag

Alle ore 8.10 (ora locale) di oggi, domenica 21 maggio 2023, è deceduto nell’infermeria di Roma a causa di un arresto cardiocircolatorio

Don Vincenzo Carmine Viccione
96 anni di età, 85 di vita paolina, 77 di professione, 68 di sacerdozio

Vincenzo nasce a Ciorlano (CE) il 30 settembre 1926, nono di tredici figli (sei fratelli e sette sorelle), dai genitori Giovanni e Angela Viti. Entra nella comunità di Roma il 9 dicembre 1937. Inizia il Noviziato il 18 settembre 1944, emette la Prima professione religiosa il 19 settembre 1945, assumendo il nome di Carmine, si consacra definitivamente con la Professione perpetua l’8 settembre del 1950 e riceve l’ordinazione sacerdotale il 5 dicembre 1954.

Inizia il suo ministero a Catania come Maestro degli Aspiranti e Vocazionista, che svolge fino al 1967, quando si trasferisce in Francia per un anno di studio della lingua francese in vista della sua missione in Congo. A Lubumbashi, nel 1969, viene nominato superiore e segue, come Maestro, gli Aspiranti. Dal 1973 al 1975 ritorna brevemente in Francia per alcuni studi teologici di Pastorale Catechetica. Rientra in Congo, a Kinshasa, dove diventa responsabile delle Edizioni Paoline.

Nel 1988 viene trasferito in Francia, ad Arpajon, con l’impegno apostolico nella Redazione Médiaspaul. Nel 1991 è eletto Consigliere regionale. Continua il suo impegno redazionale fino al 2011, quando gli vengono affidati servizi vari da svolgere in comunità, tra i quali anche l’accoglienza. Nel 2020 viene trasferito nella comunità di Roma, poi nell’infermeria, da dove il Signore lo ha chiamato a sé.

Don Vincenzo era un confratello accogliente e premuroso, un esempio di paolino e sacerdote convinto. Aveva una capacità singolare di intessere relazioni e curarle costantemente in ogni ambiente in cui era chiamato a operare.

Nel periodo di servizio svolto a Kinshasa, si è dedicato alle Editions Saint Paul Afrique con grande impegno. Era il periodo in cui la dittatura di Mobutu aveva soppresso la libertà di stampa e anche la pubblicazione delle nostre riviste (Afrique Chrétienne e L’Antilope) è stata interrotta. Si trattava, quindi, di ripartire con edizioni popolari orientate alla formazione del popolo, senza urtare la sensibilità delle autorità politiche.

Don Vincenzo, con costanza e accuratezza, ha creato una rete di relazioni con collaboratori missionari e laici, formandoli all’arte della redazione, i quali si sono rivelati un grande aiuto nella creazione di libretti agili, economici, dal contenuto semplice e chiaro, con particolare attenzione ai giovani. Ha inaugurato anche alcune serie di fumetti a carattere biblico e di saggezza africana molto apprezzati, a grande tiratura e con numerose ristampe, che hanno raggiunto tutto il territorio congolese.

Don Vincenzo si è inoltre dedicato alle lezioni di catechismo presso la scuola degli italiani, preparando vari gruppi di bambini alla prima comunione e alla cresima, coinvolgendo anche i genitori in un cammino di fede. Era molto apprezzato nelle comunità religiose femminili per il suo stile di accompagnamento nella formazione permanente. Anche in comunità, don Vincenzo era un punto di equilibrio e di saggezza, sempre attento alle sensibilità di ognuno.

Nell’altro suo lungo soggiorno all’estero, in Francia, don Vincenzo ha lavorato per tanti anni nell’équipe editoriale di Médiaspaul France come lettore, revisore e correttore, con molta responsabilità e precisione. Nella diocesi di Évry, dove c’era la nostra comunità di Arpajon, ha fatto parte dell’équipe pastorale di zona e ha svolto un ministero molto apprezzato tra la gente. Anche quando ha smesso la collaborazione con la diocesi, riceveva persone che venivano per la confessione o un consiglio spirituale.

Il Signore accolga questo nostro fratello e lo ricompensi con il premio eterno, mentre gli chiediamo di intercedere affinché sia nella Regione Congo che nella Regione Canada-Francia l’apostolato paolino possa crescere e portare frutti abbondanti.

 

Roma, 21 maggio 2023                                  

 

Don Vito Spagnolo, ssp


Il funerale sarà celebrato martedì 23 maggio alle ore 9.00 nella Sottocripta della Basilica Regina degli Apostoli e la salma verrà cremata, come da sua esplicita volontà. 

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

05 Maggio 2024

VI di Pasqua (bianco)
At 10,25-26.34-35.44-48; Sal 97; 1Gv 4,7-10; Gv 15,9-17

05 Maggio 2024

* FSP: 1959 a Kaohsiung (Taiwan) • PD: 1953 a Cinisello Balsamo (Italia) • CP: 2015 Sergio Bernardini e Domenica Bedonni vengono proclamati Venerabili.

05 Maggio 2024SSP: Nov. Giuseppe Gambino (1930) - Fr. Vincenzo Tommasini (1994) - Don Aloysius Kokkatt (2022) • FSP: Sr. Paulina Campos (1964) - Sr. Imelda Bianchi (1987) - Sr. M. Paola Bergadano (2008) - Sr. Gisella Codias (2011) - Sr. Anna Liscia (2019) • PD: Sr. M. Pasqualina Giaccardi (1998) - Sr. M. Aurora Scellato (2014) • IGS: D. Giulio Polverani (2001) - D. Lorenzo Rossato (2004) - D. Angelo Maria Cuozzo (2012) • IMSA: Antonietta Ponzo (2015) • ISF: Luigia Pendinelli (2008) - Helen Ann Zuzik (2014).

Pensiero del Fondatore

05 Maggio 2024

Innalzarsi nella santità! E allora innalzarsi nella santità non vuol dire abbassare gli altri, vuol dire elevarci noi a Dio nell’umiltà e nella fede e nell’amore. Abbassare gli altri per elevarci a noi, in fondo è il dominio dell’egoismo, è l’invidia portata al sommo e anzi alle più deleterie conseguenze (APD56, 291).

05 Maggio 2024

¡Alzarse en santidad! Y alzarse en santidad no significa rebajar a los demás, significa elevarnos nosotros a Dios en humildad, fe y amor. Rebajar a los demás para elevarnos nosotros es en el fondo dominio del egoísmo, es envidia llevada al máximo y hasta a las consecuencias más deletéreas (APD56, 291).

05 Maggio 2024

Grow in holiness! And so growing in holiness does not mean looking down on others, it means elevating ourselves to God in humility and faith and love. Looking down on others in order to elevate us to ourselves is basically the domain of selfishness, it is envy taken to the heights and indeed to the most deleterious consequences (APD56, 291).