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Jeu, Mai

Nel pomeriggio del 4 gennaio 2021 è deceduto nell’ospedale “Quirón Salud” di Alcorcón (Madrid) il Discepolo del Divin Maestro

FRATEL GABRIEL JOSÉ APARICIO LÓPEZ
73 anni di età, 59 di vita paolina e 53 di professione religiosa

Fratel Gabriel è deceduto in seguito a un ictus cerebrale, ma era già molto inde­bolito dalle conseguenze del virus Covid-19 che lo aveva colpito qualche settimana fa. Abbiamo la consolazione di sapere che in ospedale dove era ricoverato ha goduto fino alla fine dell’accompagnamento di due sorelle Paoline e due nipoti.

Nasce il 5 aprile 1947 a Pinedas, un piccolo comune spagnolo oggi di sole 171 anime situato nella comunità autonoma di Castiglia e León, non lontano da Salamanca. La famiglia è costituita da papà Teodoro, che morirà nel 2014 alla bella età di 103 anni, da mamma Claudia e dalla sorella Emilia, ancora vivente.

Ha 14 anni quando entra in Casa: l’8 ottobre 1961 varca la soglia della comunità di Zalla. Durante la formazione dà buona prova di sé, mostrando grande entu­siasmo per la missione paolina e cercando sempre di migliorarsi nella vita fraterna e nell’aposto­lato. Da subito è impegnato a tempo pieno in tipografia a Zalla e, du­ran­te il noviziato, a Coslada. Qui, assumendo il nome religioso di José, l’8 settembre 1967 emette la prima professione, che confermerà in perpetuo l’8 settembre 1974. Fino al 1977 si muove tra Zalla e Coslada, sempre dedicato alla macchina offset e alla legatoria. Nel 1980 viene trasferito in Congo, l’allora Zaire, e si inserisce nella tipografia di Kinshasa, contribuendo alla rapida crescita di quella circoscrizione che cominciava in quegli anni ad accogliere molti giovani congolesi. Ritornato in Spagna nel 1986, rimane per diversi anni a Siviglia occupandosi della libreria. Segue un tempo a Barcellona (1999-2003), sempre in libreria, e poi qualche mese a casa per assistere la mamma, ormai anziana. L’ultima tappa apostolica è a Madrid come responsabile del magazzino. Nel 2018, a causa delle condizioni di salute precarie, si sposta nell’infermeria della comunità di Madrid-Vizconde de los Asilos.

Fratel Gabriel si è distinto, fin da giovanissimo e per tutta la sua vita, per la sua operosità e l’amore per l’apostolato paolino. Uomo schivo, dal carattere forte, poco propenso a mettersi in mostra, ha vissuto una vita discreta, da uomo interessato soprattutto alle cose di Dio, coltivando poche ma buone amicizie.

 

Roma, 6 gennaio 2021                                

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


La salma di fratel Gabriel è stata cremata il 5 gennaio. Il funerale e la sepoltura avverranno nel suo natale di Pinedas (Provincia di Salamanca) nei prossimi giorni. Una Messa di suffragio sarà celebrata appena possibile a Madrid con la presenza della Famiglia Paolina.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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9 mai 2024

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9 mai 2024

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9 mai 2024SSP: D. Angelo Beltrame (2019) • FSP: Sr. M. Rita Greco (2021) - Sr. M. Isabella Bagnacani (2022) • PD: Sr. M. Joan Dharmai (2016) • SJBP: Sr. Alberta Scalet (2004) • ISF: Domenico Nuccio (1995) - Maria Onesto (1995) - M. Guadalupe G. de Montauriol (2010) - Luigi Romani (2015) - Giuseppe Atzori (2018).

Pensiero del Fondatore

9 mai 2024

Un segno che si lavora interiormente è questo: che la persona gode sempre una maggior pace, anche nelle difficoltà, nelle contraddizioni, nelle tentazioni, ecc., e quasi diventa perfino un po’ silenziosa in quanto che la sua anima è unita a Dio, ella sente che Gesù è nel suo cuore, è il suo tesoro (APD56, 307).

9 mai 2024

Una señal de que uno está trabajando interiormente es esta: que la persona goza siempre de mayor paz, aun en medio de las dificultades, contradicciones, tentaciones, etc., y casi hasta se hace algo más silenciosa al estar su alma unida a Dios, siente que Jesús está en su corazón, es su tesoro (APD56, 307).

9 mai 2024

A sign that one is working interiorly is this: that the person always enjoys greater peace, even in difficulties, contradictions, temptations, etc., and almost becomes even a little silent inasmuch as his soul is united with God, he feels that Jesus is in his heart, he is his treasure (APD56, 307).