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Jeu, Mai

Alle ore 6:30 circa (ora locale) del 23 novembre 2020 è improvvisamente mancato nella comunità di Casa Madre ad Alba (Provincia Italia) il nostro confratello Discepolo del Divin Maestro

FRATEL RENATO FRANCESCO GALLO
73 anni di età, 60 di vita paolina e 53 di professione religiosa

La comunità di Alba-Casa Madre, e con essa la Provincia Italia, è stata colpita da un’altra perdita dopo i quattro fratelli che ci hanno lasciato nei giorni scorsi.

Mancherà a tutti fratel Renato per quella sua affabilità, quella sua capacità di vincere una naturale timidezza per accogliere sempre con una buona parola i confratelli e le persone che visitavano quei luoghi, a noi così cari e densi di memoria – “là dove tutti noi siamo nati” –, che lui aveva iniziato a frequentare da ragazzo come aspirante nel 1960. Mancherà ai tanti giovani paolini che negli anni ha incrociato e che ha iniziato all’apostolato tipografico, a quell’arte di raggiungere moltissime anime dal chiuso di uno stabilimento, quel miracolo che si compie ogni giorno sotto i nostri occhi e che ha intuito come soffio dello Spirito Don Alberione, la cui festa ci apprestiamo a celebrare il 26 novembre prossimo.

Colpisce nella biografia di fratel Renato che, a parte una breve parentesi a Ostia per il noviziato (7 settembre 1965 – 20 agosto 1967) e a Roma alla rotocalco (1978-1984), tutta la sua vita missionaria si sia consumata ad Alba, nei suoi amati luoghi natii (nasce a Levice, a una quarantina di chilometri, il 6 luglio 1947), nelle Langhe di cui conosceva ogni centimetro. Un “missionario stanziale”, un uomo animato dalla fede nel Divino Maestro – che tutti vuole raggiungere servendosi anche di quei “messaggeri di gioia” che passano le ore della loro giornata per lunghissimi anni a una linotype, a una brossuratrice o in libreria –, e nel Primo Maestro, colui che ha permesso che quel sogno di Dio diventasse realtà.

Fratel Renato prometteva bene fin dai suoi esordi in Casa: i formatori ne delineano fin da subito il carattere di un giovane sereno, sempre contento di tutto, senza pretese, incapace di negare un piacere a chicchessia, ordinato nelle sue cose, impegnato a fondo, entusiasta della sua vocazione di discepolo, timido e molto delicato di animo. Fondamentali che manterrà e che svilupperà nel corso della sua vita e che ora intravvediamo nella luce del compimento definitivo in Cristo Re.

 

Roma, 24 novembre 2020                        

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


Il funerale di fratel Renato sarà celebrato in forma privata mercoledì 25 novembre alle ore 9 nel Tempio San Paolo di Alba. Subito dopo la salma verrà seppellita nel cimitero cittadino.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

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9 mai 2024

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Pensiero del Fondatore

9 mai 2024

Un segno che si lavora interiormente è questo: che la persona gode sempre una maggior pace, anche nelle difficoltà, nelle contraddizioni, nelle tentazioni, ecc., e quasi diventa perfino un po’ silenziosa in quanto che la sua anima è unita a Dio, ella sente che Gesù è nel suo cuore, è il suo tesoro (APD56, 307).

9 mai 2024

Una señal de que uno está trabajando interiormente es esta: que la persona goza siempre de mayor paz, aun en medio de las dificultades, contradicciones, tentaciones, etc., y casi hasta se hace algo más silenciosa al estar su alma unida a Dios, siente que Jesús está en su corazón, es su tesoro (APD56, 307).

9 mai 2024

A sign that one is working interiorly is this: that the person always enjoys greater peace, even in difficulties, contradictions, temptations, etc., and almost becomes even a little silent inasmuch as his soul is united with God, he feels that Jesus is in his heart, he is his treasure (APD56, 307).