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Qui., maio

Alle ore 11,45 (ora locale) del 6 novembre 2020 è morto all’ospedale di Verduno (Cuneo, Italia) in conseguenza di una crisi respiratoria causata da un’infezione di Covid-19 il nostro confratello sacerdote

DON ORLANDO DOMENICO ZAMBELLO
87 anni di età, 72 di vita paolina, 66 di professione e 60 di sacerdozio

Ricoverato in seguito a gravissime difficoltà respiratorie improvvisamen­te sopraggiunte dopo aver contratto a fine ottobre il coronavirus, don Orlando ha lottato strenuamente contro le conseguenze dell’infezione, ma ha dovuto arrendersi di fronte al peggioramento complessivo delle funzioni vitali, che alla fine ne ha causato il decesso.

Il nome di don Zambello è legato a doppia mandata al periodico La domenica, foglietto domenicale diffusissimo nelle parrocchie e comunità religiose di tutta Italia, che praticamente non ha mai conosciuto la crisi che da qualche anno ha coinvolto tutti gli altri periodici, non solo religiosi.

Orlando nasce a Canale d’Isonzo, oggi localizzato in Slovenia, il 12 ottobre 1933. È il primogenito di tre fratelli e tre sorelle, tutti nati nello stesso paese prima che le conseguenze della sconfitta dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale e l’invasione delle forze armate jugoslave costringano anche la famiglia Zambello a entrare nelle liste dei tantissimi “esuli istriani”, resi orfani della loro amata terra dai trattati di pace firmati con le potenze vincitrici. L’esodo istriano – cioè l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e lingua italiana dalla Venezia Giulia, dall’Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia – porterà papà Domenico e mamma Carolina a trasferirsi a fine guerra a Porto Legnago, in provincia di Verona, dove Orlando riceve subito il sacramento della Riconciliazione. È il 22 novembre 1945.

A 15 anni decide di seguire la via della consacrazione religiosa ed entra nella Società San Paolo ad Alba. Il 7 settembre 1948 varca così i cancelli di Casa Madre e si inserisce nella vivace comunità paolina. Dopo la primissima formazione, l’8 settembre 1952, assumendo come nome di professione il nome paterno di Domenico, emette i primi voti religiosi ad Alba, che conferma in perpetuo l’8 settembre 1957 a Roma. I formatori si esprimono in modo soddisfacente sulla crescita umana e spirituale di Orlando e ne sottolineano l’impegno regolare nella pietà e nel lavoro spirituale, alimentato da quella “retta intenzione” che ne farà un religioso sempre impegnato in prima linea nella missione apostolica della Società San Paolo. Dopo aver frequentato il Collegio Teologico Internazionale di Via Alessandro Severo, sempre nella Città Eterna il 3 luglio 1960 riceve l’Ordinazione presbiterale per l’imposizione delle mani di Mons. Ettore Cunial.

Vive la sua prima esperienza apostolica a Modena, dove per un anno intero è impegnato in tipografia. Dal 1962 comincia il suo impegno nella redazione de La Domenica, missione che porterà avanti in modo ininterrotto fino alla sua morte. Lo ritroviamo, quindi, a Roma, dove rimane fino al 1983, impegnato prima nell’ufficio abbonamenti e nella redazione e poi, dal 1968, nella direzione. Nel 1970 consegue la licenza in Teologia liturgica presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Successivamente, nel 1976, diventa giornalista pubblicista.

Nel 1983, in seguito alla riorganizzazione delle redazioni liturgiche e pastorali e al loro trasferimento ad Alba, anche lui si sposta nell’allora comunità “Periodici San Paolo”, dove prosegue nel suo incarico di Direttore de La Domenica che ricopre fino al 1999, quando ne diventa Condirettore, sempre impegnato però a tempo pieno in redazione.

A don Zambello la nostra Congregazione è grata per essere stato uno dei maggiori protagonisti, attraverso le nostre riviste, nel mediare la riforma liturgica al popolo di Dio attraverso un linguaggio semplice e proponendo per molti anni commenti e approfondimenti liturgici e pastorali molto vari, utilissimi alla formazione dei fedeli. In questo ha interpretato alla lettera l’apostolato paolino secondo le linee direttrici lasciateci da Don Alberione.

Il suo carattere gioviale e allegro lo ha reso per moltissimi anni un buon compagno di vita per i confratelli con cui ha vissuto. Il vuoto che lascia anche nei loro cuori e in quelli di milioni di fedeli fruitori della sua opera sia colmato ora dalla consolazione del premio eterno che attende i discepoli del Signore.

Roma, 6 novembre 2020    

                    

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


Il funerale di don Orlando sarà celebrato lunedì 9 novembre alle ore 9 in forma privata nel Tempio San Paolo. La salma sarà quindi seppellita nel cimitero di Alba.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Memoria di S. Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa (bianco)
At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11

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* PD: 1950 arrivo in Giappone.

02 maio 2024FSP: Sr. Elena Montemezzo (1983) - Sr. M. Aloisia Bortoletto (2014) • PD: Sr. M. Silvestrina Rustico (1946) - Sr. M. Lourdes Rodríguez (2000) - Sr. M. Innocente Sakamoto (2023) • IGS: D. Antonio Maria Tozzi (2020) • ISGA: Antoni Szulcek (1999) • IMSA: Dorothy Kopcho (1997) - Cristina Guarino (2017) • ISF: Colomba Pennesi (1997) - Aurelio Bellavista (2004).

Pensamentos

02 maio 2024

San Giuseppe non faceva rumore, ma la sua vita era tutta nel suo interno e le manifestazioni esterne erano un risultato, un riflesso dell’interno. San Giuseppe fu obbedientissimo alle prescrizioni della legge mosaica; fu obbedientissimo nell’eseguire i voleri di Dio. Allora ottenga a noi questa vita interiore (APD56, 226).

02 maio 2024

San José no hacía ruido, pero su vida estaba totalmente dentro de él y las manifestaciones externas eran un resultado, un reflejo de lo interior. San José fue obedientísimo a las prescripciones de la ley mosaica; fue obedientísimo en el cumplimiento de la voluntad de Dios. Que obtenga, pues, para nosotros esta vida interior (APD56, 226).

02 maio 2024

St Joseph made no noise, but his life was all within him and the external manifestations were a result, a reflection of the interior. St Joseph was very obedient to the prescriptions of the Mosaic law; he was most obedient in carrying out the will of God. May he then obtain for us this interior life (APD56, 226).