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Qui., Jul.

Alle ore 6.30 (ora locale) di domenica 3 settembre 2023 è stato trovato privo di vita nella sua stanza nella comunità locale di Canfield, Ohio, USA

FRATEL JOSHUA TIM SEIDL DOUGLAS
72 anni di età, 26 di vita paolina, 25 di professione

Fratel Joshua nasce a Highland Park, Michighan (Stati Uniti) il 25 marzo 1951, uno di tre figli (un fratello e una sorella), dai genitori Charles D. Seidl e Elayne V. Seidl. Entra nella comunità di Staten Island (USA) il 20 settembre 1996, inizia il Noviziato il 15 agosto 1997, emette la Prima professione religiosa 16 agosto 1998, assumendo il nome di Joshua, e si consacra definitivamente con la Professione perpetua il 14 agosto del 2003.

Prima di entrare nella congregazione Fratel Joshua ha prestato servizio nell'aeronautica degli Stati Uniti in Turchia e in Europa. Ha lavorato anche per la Metro Bus Company di Detroit, Michigan, USA. Entrato in Congregazione si è dedicato a varie attività apostoliche: libreria, mostre parrocchiali, dipartimento marketing della St. Paul’s Publishing e, più recentemente, direttore del dipartimento spedizioni per la casa editrice. Ha servito anche come Direttore vocazionale e Superiore locale della comunità di Staten Island, New York.

Fratel Joshua era molto orgoglioso della sua eredità nativa americana, era infatti membro della tribù Ojibwe. Gli piaceva la sua storia, i suoi costumi, la scienza e saggezza del suo popolo, i suoi valori. Ne è stato testimone anche con il suo vestire e nel portare i capelli lunghi, come si usa nella cultura dei nativi americani. Era contento del fatto che anche nelle nostre Costituzioni, tra le tante altre cose, si parla del lavoro con le culture indigene: “In quei paesi in cui le circostanze lo richiedono, la nostra attività promuoverà anche la cultura indigena” (Costituzioni e Direttorio, 72,1).

È stato anche uno scrittore di narrativa dei nativi americani nei suoi due libri autopubblicati, Hawk Dancer e Cloudburst. Amava dedicarsi al giardinaggio, piantava erbe e fiori nelle comunità in cui si trovava a vivere e di tanto in tanto cuoceva il pane e cucinava alcune specialità.

Fratel Joshua aveva un sincero amore per la verità, faceva un uso sacro del tempo, viveva l’onestà anche nelle piccole cose, viveva una vita sincera, un servizio generoso.

Il Signore accolga questo nostro fratello, che aveva di recente celebrato il 25° di Professione religiosa, e gli doni il premio eterno, mentre chiediamo a lui di intercedere per numerose e sante vocazioni di fratelli Discepoli nella nostra Congregazione.

Roma, 4 settembre 2023                                   

Don Vito Spagnolo, ssp


I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Feria (verde)
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Am 7,10-17; Sal 18; Mt 9,1-8

04 julho 2024

* Nessun evento particolare.

04 julho 2024SSP: D. Antonio Brotto (1981) - D. Santiago Bonomini (2022) • FSP: Sr. Pia Geraci (2010) - Sr. M. Carmine Zanini (2022) • PD: Sr. M. Gervasina Zinnamosca (1950) - Sr. M. Mercedes Milani (1996) - Sr. M. Bernardetta Kuraszewicz (2021) • IGS: D. Francesco Guarneri (2013) • ISF: Giovanna De Stavola (2010) - Lamberto Benvenuti (2017).

Pensamentos

04 agosto 2024

La prima parte da santificare è l’anima... prima occorre andare alla radice, santificare lo spirito, l’interno nostro, perché la mente è la parte principale, il dono principale che Iddio abbia fatto all’uomo, la nostra intelligenza, la nostra libertà, sì. L’esame, quindi, cominci dall’interno (APD56, 563).

04 julho 2024

La vida humana, la vida cristiana, la vida religiosa... todo esto está ordenado a la vida celestial, es decir, la que es vida verdadera, eterna, feliz, ya que el Padre celestial nos ha puesto aquí, en la tierra, por un tiempo, después de habernos creado, para que pudiéramos darle prueba de amor (APD56, 413).

04 julho 2024

Human life, Christian life, religious life... all of this is ordered to heavenly life, that is, the one that is true, eternal, happy life, since the heavenly Father has placed us here, on earth for some time, after having created us, so that we could give proof of our love to him (APD56, 413).