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Dom, Jun


Alle ore 20.50 (ora locale) di venerdì 19 maggio 2023, è deceduto nell’infermeria della comunità San Paolo di Roma a causa di un arresto cardiocircolatorio

Don Domenico Paolo Cascasi
86 anni di età, 66 di vita paolina, 64 di professione e 61 di sacerdozio

Don Domenico nasce a Cessaniti (Vibo Valentia) il 9 settembre 1936, secondo di quattro figli, dai genitori Pasquale e Vittoria Limardo. Entra nella comunità di Roma il 23 settembre 1956. Inizia il Noviziato il 7 settembre 1957, emette la Prima professione religiosa l’8 settembre 1958, assumendo il nome di Paolo, si consacra definitivamente con la Professione perpetua il 23 febbraio del 1961 e viene ordinato sacerdote il 2 luglio 1961.

Don Domenico inizia la sua attività apostolica come vice-maestro degli aspiranti a Roma. Nel 1962 passa nella Casa generalizia con l’incarico di Direttore nazionale dei Cooperatori Paolini, che manterrà fino al 1964, anno in cui viene trasferito nella Comunità di Vicenza, come insegnante di lettere. Qui vi rimane per molti anni, pienamente inserito anche nel tessuto diocesano, con rapporti profondi con alcuni sacerdoti della Diocesi di Vicenza, non ultimi i due Rettori del Seminario che si sono alternati nel tempo.

Nel 1993 ritorna a Roma con l’incarico di Direttore nazionale dei Cooperatori Paolini. Nel 1998 viene nominato Delegato provinciale dell’Istituto Gesù Sacerdote e Vice-delegato dell’Istituto Santa Famiglia, inserendosi nella Comunità don Stefano Lamera a Roma. Nel 2004 è riconfermato Delegato provinciale dell’Istituto Gesù Sacerdote e svolge questo ministero fino al 2013, anno in cui viene trasferito a Catania con l’incarico di animatore della Famiglia Paolina in Sicilia. Nel 2015 viene trasferito nella Comunità paolina di Santa Giusta per animare la Famiglia Paolina in Sardegna. Nel 2016 è nominato Superiore della Comunità di Vicenza. Terminato questo triennio è trasferito a Bari, sempre con l’incarico di animazione della Famiglia Paolina. Nel 2022, per motivi di salute dovuti al Covid-19, viene accolto nell’infermeria di Roma, dove è rimasto fino alla chiamata definitiva del Signore.

Persona seriamente impegnata nel suo apostolato, don Domenico vi portava tutta la sua preparazione teologica e letteraria. Disponibile, accogliente, generoso, pronto al dialogo e, al momento opportuno, alla battuta e all’aned­doto. Amava lo studio e i suoi interventi erano sempre di spessore. Egli “nutriva” veramente la mente, fedele a quello che diceva Don Alberione: «Piaceremo al Padre per la vita della mente».

Aveva una conoscenza molto approfondita del Fondatore, con cui ebbe un vero rapporto filiale. Ricordava spesso un episodio personale, in cui egli aveva fatto gli auguri a Don Alberione per il compleanno, sottolineando che in futuro tutti lo avrebbero ricordato come Fondatore, ma il Fondatore gli aveva risposto con serietà e forza: «Quando capirete che il fondatore è san Paolo e la Congregazione è sua ed io devo scomparire?».

Amava la preghiera, soprattutto la Visita eucaristica quotidiana. Don Domenico ha realizzato nella sua vita tante opere di bene per la Famiglia Paolina, per la formazione degli aspiranti paolini a Vicenza, per i Cooperatori Paolini, per l’Istituto Gesù Sacerdote, l’Istituto Santa Famiglia e l’Associazione “Ancilla Domini”. Forse il servizio più importante che egli ha svolto, guidato dallo Spirito del Signore, è stato quello di vivere e comunicare a tutti i membri dei vari Istituti della Famiglia Paolina la solidità, l’attualità, la ricchezza della spiritualità paolina e del carisma del Beato Giacomo Alberione.

Don Valdir José De Castro, l’allora Superiore generale, nella ricorrenza del 60° anniversario della sua Ordinazione presbiterale così gli scriveva: «Grazie, don Domenico, per il perseverante servizio che hai reso alla Congregazione e per la ricchezza di contenuti che hai donato ai vari membri della Famiglia Paolina, anche con i tanti corsi di esercizi che hai guidato».

Il Signore accolga questo nostro fratello che lo ha sinceramente amato e annunciato, mentre chiediamo a lui di intercedere per nuove vocazioni in tutta la Famiglia Paolina.

 

Roma, 21 maggio 2023                                    

 

Don Vito Spagnolo, ssp


Il funerale sarà celebrato lunedì 22 maggio alle ore 9.30 nella Basilica Regina degli Apostoli e la salma sarà tumulata nel cimitero Laurentino di Roma.  

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paolina

30 Junio 2024

Solennità di S. Paolo Apostolo, Patrono della Famiglia Paolina
Titolare della Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo (rosso)
Messa e Liturgia delle Ore nel Proprio Paolino

30 Junio 2024

* SSP: 1932 a Staten Island (USA) - 1960 a Makati (Filippine) - 2018 a Daegu (Corea) • FSP: 1995 Comunità RA a Roma (Italia) - 2022 a Slough (Inghilterra) • PD: 1953 Casa RA a Roma (Italia) - 1996 arrivo nella Rep. Ceca - 2000 arrivo a Hong Kong - 2012 presso Nunziatura Apostolica a Ouagadougou (Burkina Faso) - 2019 Casa sacerdotale a Mysore (India).

30 Junio 2024FSP: Sr. Oliva Farronato (2014) - Sr. M. Thecla Caruana (2020) • PD: Sr. M. Pasquina Romano (2017) • ISF: Vitina Prato (2002).

Pensamentos

30 Junio 2024

L’esame deve arrivare lì: amo Iddio o amo me stesso? Domina in me l’amor proprio o domina in me l’amor di Dio? «Caritas Christi urget me» disse l’apostolo Paolo. È la carità di Cristo che mi fa operare, che mi spinge (APD56, 135).

30 Junio 2024

Hasta ahí debe llegar el examen: ¿amo a Dios o me amo a mí mismo? ¿Domina en mí el amor propio o domina en mí el amor a Dios? «Caritas Christi urget me», dijo el apóstol Pablo. Es la caridad de Cristo la que me hace trabajar, la que me impulsa (APD56, 135).

30 Junio 2024

Examination must start here: do I love God, or do I love myself? Does self-love dominate me or does love of God dominate me? “Caritas Christi urget me,” said the Apostle Paul. It is the charity of Christ that makes me work, that pushes me (APD56, 135).