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Fri, Jul

Alle ore 18 circa (ora locale) del 12 novembre 2020 è deceduto nell’infer­meria di Alba il nostro confratello sacerdote

DON ALDO GUIDO PRIMO GOLLO
88 anni di età, 75 di vita paolina, 69 di professione e 61 di sacerdozio

Don Aldo si è spento per consunzione dopo una lunghissima malattia, che lo teneva da anni paralizzato a letto privo della facoltà della parola a causa di una grave ischemia cerebrale che lo aveva colpito alcuni anni fa. Non gli è comunque mai venuta a mancare la lucidità e rispondeva con un cenno alle domande dei sanitari e dei confratelli che andavano a trovarlo nella sua stanza.

Nasce a Melazzo (Alessandria, Italia) il 28 agosto 1932. Entra in Congregazione ad Alba il 20 agosto 1945. La guerra in Italia era finita da poche settimane (Resa di Caserta, 2 maggio 1945) e appena qualche giorno prima del suo ingresso due bombe atomiche avevano spazzato via le ultime resistenze del Giappone, costringendolo alla resa. In quel clima drammatico decide, all’età di soli 13 anni, di voler servire la causa del Signore, proposito a cui manterrà fede per tutti i lunghi anni della sua esistenza.

Viene subito destinato all’apostolato in tipografia, come tutti i suoi coetanei, con cui vive la formazione iniziale, sempre incoraggiato dai Maestri che ne colgono subito l’indole buona e la grande operosità, insieme a una salute cagionevole. Nel 1950 inizia il noviziato ad Albano Laziale, dove l’8 settembre 1951 emette la prima Professione religiosa. Prosegue gli studi a Roma, dove vive la Professione perpetua (8 settembre 1956) e l’Ordinazio­ne presbiterale (5 luglio 1959), per l’imposizione delle mani del Vicegerente di Roma, Mons. Luigi Traglia.

Dopo un anno trascorso a Roma come insegnante, viene trasferito nella comunità di Cinisello Balsamo, dove rimane fino al 1979 occupandosi prima della formazione dei Discepolini, poi come insegnante della scuola media interna e contabile e, infine, come Superiore locale per un mandato (1976-1979). Segue un altro periodo, fino al 1990, nella comunità di Roma-Casa provinciale come economo locale, Delegato e, infine, Superiore della comunità. Sono anni in cui si cura con particolare dedizione alle necessità di tutti i fratelli, in particolare dei più fragili, con una carità che richiama, nella testimonianza orale di qualche confratello, quella del Buon Samaritano.

Dopo aver trascorso altri nove anni come Delegato ed Economo a Pescara, passa per qualche anno nella comunità di Modena-Cognento come Superiore. Segue nel 2004 l’ultimo trasferimento, questa volta ad Alba, la comunità degli inizi della sua vita paolina. A Casa Madre è per qualche anno Rettore del Tempio San Paolo, prima di passare, nel 2012, nell’adiacente comunità “Divina Provvidenza”, adibita a infermeria, a causa dei suoi crescenti malanni fisici.

Don Aldo non è stato un uomo che ha fatto parlare molto di sé nei suoi lunghi anni in mezzo a noi, incarnando in questo senso la figura del religioso impegnato dietro le quinte, più avvezzo a servire che a farsi vedere. È stato, infatti, nella testimonianza dei fratelli, un uomo sempre preoccupato di servire gli altri, dimentico dei disagi che questa attitudine può portare. Un uomo di una carità quasi innata, caparbia, ereditata da mamma Marianna e papà Paolo. Una persona sempre docile anche nella lunga malattia, durante la quale non ha mai per­duto la sua dignità.

Mentre invochiamo l’aiuto dello Spirito Santo sui fratelli delle comunità di Alba, duramente colpiti da ben quattro decessi in pochi giorni, su suor Joseph che, insieme al personale sanitario dell’infermeria, segue amorevol­mente i fratelli infermi, chiediamo per tutti noi lo stesso spirito di carità che ha animato don Aldo per una vita intera. Carità, che, come dice papa Francesco, è la base di ogni virtù: «Le persone possono sviluppare alcuni atteggiamenti che presentano come valori morali: fortezza, sobrietà, laboriosità e altre virtù. Ma per orientare adeguatamente gli atti delle varie virtù morali, bisogna considerare anche in quale misura essi realizzino un dinamismo di apertura e di unione verso altre persone. Tale dinamismo è la carità che Dio infonde. Altrimenti, avremo forse solo un’apparenza di virtù» (Fratelli tutti, n. 91).

 

Roma, 13 novembre 2020                           

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


Il funerale di don Aldo sarà celebrato in forma privata sabato 14 novembre alle ore 9 nel Tempio San Paolo di Alba. Il suo corpo verrà poi seppellito nel cimitero di Sessame (Asti).

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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* Nessun evento particolare.

July 19, 2024SSP: Fr. Pedro Dolzani (2020) • FSP: Sr. M. Ester Ercolino (2003) - Sr. Pierpaola Maria Mariotto (2010) - Sr. M. Concordia Sanchez (2015) - Sr. M. Federica Baronchelli (2020) - Sr. M. Paola Soru (2022) - Sr. Juana Antonia González Maya (2022) • PD: Sr. M. Agnese Giuglardi (1981) - Sr. M. Fabiana Lucido (2000) • SJBP: Sr. Immacolata Ascedu (1994) • IMSA: Pierina Corsagni (2003) • ISF: Giuseppe Dessì (2013).

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July 19, 2024

Bisogna vigilare quando si sente a dir male, perché il più grave male che si porta alla Congregazione è cominciare a seminare la discordia, il sospetto contro l’uno o contro l’altro, tanto più poi che soventissimo questo dipende da egoismo, da amor proprio (APD56, 463).

July 19, 2024

Hay que estar atentos cuando se oye hablar mal, porque el mal más grave que se aporta a la Congregación es empezar a sembrar discordia, sospechas contra uno u otro, sobre todo porque muchísimas veces esto depende del egoísmo, del amor propio (APD56, 463).

July 19, 2024

One needs to be vigilant when feeling to say something bad, because the most serious evil that one brings to the Congregation is to begin to sow discord, suspicion against one or the other, especially since very often this depends on selfishness, on self-love (APD56, 463).