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Sex., Jul.

Nel pomeriggio dell’8 aprile scorso, Mercoledì della Settimana Santa, ha raggiunto la casa del Padre a Staten Island (New York, Stati Uniti) il Discepolo del Divin Maestro   

FRATEL HENRY LAWRENCE SCHUBERT
94 anni di età, 60 di vita paolina, 57 di professione religiosa

Fratel Lawrence, che già da qualche anno aveva subito un progressivo indebolimento, è deceduto in seguito a complicazioni polmonari durante il trasporto in ambulanza dal Carmel Richmond Nursing Center di Staten Island, la casa di cura dove era ricoverato, al Pronto Soccorso dello Staten Island University Hospital North. Pur essendo stato testato negativo al tampone del coronavirus, secondo i sanitari che hanno avvisato del suo decesso la sintomatologia che lo ha portato alla fine era quella tipica del Covid-19. È possibile, quindi, che anche questo nostro fratello rientri tra le tantissime vittime della pandemia che sta piagando in questi giorni New York.

Henry nasce il 20 marzo 1926 a Brooklyn (New York), figlio unico di Henry e Mary Hedberg. La famiglia, molto benestante, lo accompagna nella sua crescita umana e religiosa. Dopo le scuole dell’obbligo e quelle superiori, consegue la laurea in ingegneria elettrica presso il Manhattan College che, non prima di aver svolto il servizio militare nell’artiglieria dell’esercito americano, lo introdurrà per qualche anno nel mondo del lavoro. Nel 1951 si impiega, infatti, presso la Sperry Giroscope Co., una società di punta nella progettazione di apparati elettrici ed elettronici, e vi lavora fino al 1959 come “technical writer”, figura professionale che si occupa di pianificare, scrivere e aggiornare la documentazione tecnica.

Nel 1959, a 33 anni, decide di fare il grande salto: lascia il lavoro ed entra nella Società San Paolo come postulante. È il 14 settembre 1959 quando varca le soglie della comunità di Derby. Tra le motivazioni che fornisce per questa scelta radicale, riportate in una sua lettera scritta durante il noviziato, vi è l’opportunità di mettere a frutto a fini apostolici, cioè nel campo della comunicazione sociale, i suoi studi e la sua esperienza professionale. Ma colpisce un’altra spiegazione, più spirituale e di sapore molto paolino: vincere la sua passione dominante, la superbia, e offrire la vita per la conversione del padre.

Vive il noviziato a Canfield, dove l’8 settembre 1962 emette la prima professione come Discepolo del Divin Maestro, assumendo il nome religioso di Lawrence. Professa in perpetuo i voti religiosi l’8 settembre 1967 a Staten Island, comunità in cui vivrà poi tutta la sua vita religiosa. Le relazioni dei Maestri di formazione descrivono la vocazione del giovane come sincera e molto promettente: pietà esemplare, molto diligente ed efficiente nell’apostolato, esemplare nella pratica della povertà, rispettoso della vita comune, buon carattere, modesto.

Nella sua vita apostolica si occupa per lunghi periodi di promozione e di marketing. Ma il ruolo che lo impegnerà più a fondo sarà quello di Economo: per ben 35 anni, cioè fino agli anni 2000 inoltrati, gestisce le finanze della comunità e quelle di Alba House Publishing, la casa editrice di Staten Island, soffrendo anche sulla sua pelle quando la situazione economica presenta fatiche e problemi.

Nella testimonianza dei fratelli si è sempre distinto per la sua dedizione all’apostolato e per la sua fedeltà alla vita di preghiera ed è stato una risorsa notevole per la vita comunitaria per quel suo non comune senso dell’umorismo. Grandissimo amante della musica e del canto, ha sempre animato la Messa e la visita giornaliera.

Fratel Lawrence è rimasto lucido e mentalmente attivo fino alla fine della sua vita. Una caduta nella sua stanza nello scorso mese di marzo ha reso necessario prima il ricovero in ospedale e poi il soggiorno nella casa di cura Carmel Richmond di Staten Island, dove si sono verificate le sopra citate complicazioni polmonari.

Fratel Lawrence ha incarnato nella sua lunga vita lo spirito paolino, coltivato e vissuto al modo del Discepolo del Divin Maestro: attivo, umile, concreto, sempre disponibile. Dalle dimore del Padre interceda ora per le nuove generazioni di Paolini, chiamati ad annunciare la lieta novella della Pasqua nell’attuale cultura della comunicazione.

 

Roma, 10 aprile 2020                                 

Don Stefano Stimamiglio, ssp
egretario generale


Il commiato e la sepoltura avverranno non appena la situazione lo renderà possibile.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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La prima parte da santificare è l’anima... prima occorre andare alla radice, santificare lo spirito, l’interno nostro, perché la mente è la parte principale, il dono principale che Iddio abbia fatto all’uomo, la nostra intelligenza, la nostra libertà, sì. L’esame, quindi, cominci dall’interno (APD56, 563).

04 julho 2024

La vida humana, la vida cristiana, la vida religiosa... todo esto está ordenado a la vida celestial, es decir, la que es vida verdadera, eterna, feliz, ya que el Padre celestial nos ha puesto aquí, en la tierra, por un tiempo, después de habernos creado, para que pudiéramos darle prueba de amor (APD56, 413).

04 julho 2024

Human life, Christian life, religious life... all of this is ordered to heavenly life, that is, the one that is true, eternal, happy life, since the heavenly Father has placed us here, on earth for some time, after having created us, so that we could give proof of our love to him (APD56, 413).