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Dom, Giu

Alle ore 21.00 circa (ora locale) di mercoledì 26 giugno 2019, è deceduto nella Comunità Timoteo Giaccardo di Roma, a causa di una insufficienza cardiaca, il nostro fratello discepolo                                                                       

FRATEL ERMANNO ROBERTO CAPORALETTI
84 anni di età, 71 di vita paolina, 67 di professione

«Ho un giovanetto, Ermanno di 12 anni, fratello di suor Maria delle Figlie di San Paolo, il quale dietro il buon esempio della sorella desidera entrare nella Società San Paolo…». Queste poche righe sono parte della lettera che il parroco, don Emilio, scrisse al superiore della Comunità di Roma il 31 luglio 1947, per chiedere, a nome dei genitori, di accogliere Ermanno come aspirante. Tre mesi dopo Ermanno arriverà a Roma e inizierà il suo cammino paolino, mentre la sorella è in noviziato, mostrando fin da subito quanto erano appropriate le parole che lo stesso parroco aveva aggiunto nella lettera: un ragazzo «dal carattere veramente buono».

Buono, gioioso, cordiale, sereno… sono le qualità che fratel Ermanno ha vissuto in mezzo a noi, generoso e disponibile verso i confratelli, capace con una battuta di creare relazioni semplici e fraterne.

Nasce in un piccolo paese delle Marche e precisamente Falerone, il 16 ottobre del 1934, da papà Albino e mamma Teresa Gianfelici, una famiglia povera. Aveva due sorelle, e tra queste Maria appunto, che farà la prima Professione religiosa tra le Paoline, ma che poco dopo (1948) morirà prematuramente.

Il 19 marzo del 1951 inizia il noviziato a Roma, che conclude con la Professione l’anno successivo, assumendo il nome di Roberto. L’8 settembre 1957 emette in perpetuo i voti religiosi, sempre a Roma.

Per sei anni fratel Ermanno o “fratel Capò”, come era amichevolmente chiamato, rimase a Roma impegnato nelle molteplici commissioni per la San Paolo film, tra queste anche portare, a nome di Don Alberione, il compenso alle comparse dei film da noi prodotti. Lui stesso ha interpretato la parte di un soldato nel film La Bibbia.

Nel mese di settembre del 1963 parte per Cinisello Balsamo, sempre impegnato nella San Paolo film, e in particolare nella consegna e ritiro delle pellicole 16mm alle parrocchie. Per 21 anni con passione e disponibilità avrà modo di conoscere ben bene le diverse realtà ecclesiali della Lombardia, portando sempre con sé il tratto umano della cordialità.

Nel 1984 fratel Ermanno giunge in comunità a Milano come responsabile del parco auto e disponibile nei molteplici servizi della comunità, pronto ad accompagnare i confratelli nei vari impegni apostolici, in modo particolare don Leonardo Zega, allora direttore di Famiglia Cristiana. In questa Comunità vi rimarrà per molto tempo, fino all’aprile del 2018, quando per motivi di salute ritornerà a Roma inserito nella Comunità Timoteo Giaccardo.

La sua vita così semplice è ricca di gesti di bontà, di servizio ai confratelli, pronto a partire, ad accompagnare anche molte Figlie di San Paolo e Pie Discepole nelle loro rispettive comunità… generoso e ingegnoso verso chi aveva bisogno.

Il suo apostolato era fatto di gesti di attenzione alle persone, curava le relazioni con spontaneità, metteva l’altro al primo posto e non dimenticava i confratelli anche quando si trattava di far loro visita al cimitero.

Possiamo dire che a suo modo ha vissuto quanto papa Francesco ha chiamato la “cultura dell’incontro”, con la cordialità, mettendo a servizio degli altri anche la sua vera passione: guidare le auto! Persona positiva era per questo motivo un esempio anche per i più giovani, perché parlando di sé, riportando semplici episodi della sua vita, mostrava la gioia di essere Paolino e di spendere la vita per l’apostolato, così come egli stesso scrisse il 15 agosto del 1957 a Don Alberione: «Chiedo di essere ammesso alla Professione perpetua, affinché… possa salvare tante anime per mezzo dell’apostolato delle Edizioni».

A fratel Ermanno siamo debitori dell’amore ricevuto, noi e molti membri della Famiglia Paolina. A lui affidiamo anche il 20° Capitolo della Provincia Italia, e il desiderio di oltrepassare la porta di cui parla san Paolo nella Prima Lettera ai Corinti (16,9), di intravvedere cioè nuove opportunità per vivere la nostra missione, guidati dallo Spirito del Risorto, secondo il Segreto di riuscita, oramai prossimi alla Solennità dell’Apostolo.

Roma, 27 giugno 2019      

                                     

Don Domenico Soliman, ssp


I funerali si svolgeranno venerdì 28 giugno alle ore 11.00 presso la Sottocripta del Santuario Regina degli Apostoli a Roma. La salma sarà tumulata nel cimitero Laurentino di Roma.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG

Agenda Paolina

30 Giugno 2024

Solennità di S. Paolo Apostolo, Patrono della Famiglia Paolina
Titolare della Società San Paolo e delle Figlie di San Paolo (rosso)
Messa e Liturgia delle Ore nel Proprio Paolino

30 Giugno 2024

* SSP: 1932 a Staten Island (USA) - 1960 a Makati (Filippine) - 2018 a Daegu (Corea) • FSP: 1995 Comunità RA a Roma (Italia) - 2022 a Slough (Inghilterra) • PD: 1953 Casa RA a Roma (Italia) - 1996 arrivo nella Rep. Ceca - 2000 arrivo a Hong Kong - 2012 presso Nunziatura Apostolica a Ouagadougou (Burkina Faso) - 2019 Casa sacerdotale a Mysore (India).

30 Giugno 2024FSP: Sr. Oliva Farronato (2014) - Sr. M. Thecla Caruana (2020) • PD: Sr. M. Pasquina Romano (2017) • ISF: Vitina Prato (2002).

Pensiero del Fondatore

30 Giugno 2024

L’esame deve arrivare lì: amo Iddio o amo me stesso? Domina in me l’amor proprio o domina in me l’amor di Dio? «Caritas Christi urget me» disse l’apostolo Paolo. È la carità di Cristo che mi fa operare, che mi spinge (APD56, 135).

30 Giugno 2024

Hasta ahí debe llegar el examen: ¿amo a Dios o me amo a mí mismo? ¿Domina en mí el amor propio o domina en mí el amor a Dios? «Caritas Christi urget me», dijo el apóstol Pablo. Es la caridad de Cristo la que me hace trabajar, la que me impulsa (APD56, 135).

30 Giugno 2024

Examination must start here: do I love God, or do I love myself? Does self-love dominate me or does love of God dominate me? “Caritas Christi urget me,” said the Apostle Paul. It is the charity of Christ that makes me work, that pushes me (APD56, 135).