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Ven, Lug

SciontiITA

Per la seconda volta, in questo anno da poco iniziato, il Signore ha bussato alla nostra porta, chiamando al premio eterno il nostro fratello Discepolo del Divin Maestro FR. GIROLAMO GABRIELE SCIONTI 72 anni di età, 50 di vita paolina, 44 di professione religiosa.

Si è spento serenamente nell’Ospedale “Regina Apostolorm” di Albano Laziale (Roma) alle ore 17,45 (ora locale) di oggi, domenica 19 gennaio 2003, concludendo così il suo lungo calvario, iniziato alcuni anni fa a causa di una forma tumorale. Nato a Cittanova (Reggio Calabria, Italia) il 13 ottobre 1930, Girolamo era entrato in Congregazione nella casa madre di Alba il 7 settembre 1952. Era sui 22 anni e aveva alle spalle esperienze di lavoro come falegname.

Agenda Paolina

19 Luglio 2024

Feria (verde)
Is 38,1-6.21-22.7-8; Cant. Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8

19 Luglio 2024

* Nessun evento particolare.

19 Luglio 2024SSP: Fr. Pedro Dolzani (2020) • FSP: Sr. M. Ester Ercolino (2003) - Sr. Pierpaola Maria Mariotto (2010) - Sr. M. Concordia Sanchez (2015) - Sr. M. Federica Baronchelli (2020) - Sr. M. Paola Soru (2022) - Sr. Juana Antonia González Maya (2022) • PD: Sr. M. Agnese Giuglardi (1981) - Sr. M. Fabiana Lucido (2000) • SJBP: Sr. Immacolata Ascedu (1994) • IMSA: Pierina Corsagni (2003) • ISF: Giuseppe Dessì (2013).

Pensiero del Fondatore

19 Luglio 2024

Bisogna vigilare quando si sente a dir male, perché il più grave male che si porta alla Congregazione è cominciare a seminare la discordia, il sospetto contro l’uno o contro l’altro, tanto più poi che soventissimo questo dipende da egoismo, da amor proprio (APD56, 463).

19 Luglio 2024

Hay que estar atentos cuando se oye hablar mal, porque el mal más grave que se aporta a la Congregación es empezar a sembrar discordia, sospechas contra uno u otro, sobre todo porque muchísimas veces esto depende del egoísmo, del amor propio (APD56, 463).

19 Luglio 2024

One needs to be vigilant when feeling to say something bad, because the most serious evil that one brings to the Congregation is to begin to sow discord, suspicion against one or the other, especially since very often this depends on selfishness, on self-love (APD56, 463).