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Ven, Lug

CancliniITA

Alle 17,15 (ora locale) di oggi, sabato 8 gennaio 2000, nella comunità “San Paolo” di Roma, si è spento serenamente il nostro caro fratello Discepolo del Divin Maestro FR. ANICETO CRISOSTOMO CANCLINI 88 anni di età, 64 di vita paolina, 62 di professione religiosa.

Nato a Piatta di Valdisotto, in provincia di Sondrio, il 22 luglio 1911, Aniceto era entrato in
Congregazione nella casa madre di Alba il 4 marzo 1935. Era un giovane di quasi 24 anni e aveva alle spalle esperienze di lavoro contadino, di manovale e di falegname. Lo accompagnava una lettera del parroco, che diceva: «È un bravo giovane, l’anima del movimento di Azione Cattolica parrocchiale… Ha delle ottime doti, bontà, intelligenza, carattere».

Agenda Paolina

19 Luglio 2024

Feria (verde)
Is 38,1-6.21-22.7-8; Cant. Is 38,10-12.16; Mt 12,1-8

19 Luglio 2024

* Nessun evento particolare.

19 Luglio 2024SSP: Fr. Pedro Dolzani (2020) • FSP: Sr. M. Ester Ercolino (2003) - Sr. Pierpaola Maria Mariotto (2010) - Sr. M. Concordia Sanchez (2015) - Sr. M. Federica Baronchelli (2020) - Sr. M. Paola Soru (2022) - Sr. Juana Antonia González Maya (2022) • PD: Sr. M. Agnese Giuglardi (1981) - Sr. M. Fabiana Lucido (2000) • SJBP: Sr. Immacolata Ascedu (1994) • IMSA: Pierina Corsagni (2003) • ISF: Giuseppe Dessì (2013).

Pensiero del Fondatore

19 Luglio 2024

Bisogna vigilare quando si sente a dir male, perché il più grave male che si porta alla Congregazione è cominciare a seminare la discordia, il sospetto contro l’uno o contro l’altro, tanto più poi che soventissimo questo dipende da egoismo, da amor proprio (APD56, 463).

19 Luglio 2024

Hay que estar atentos cuando se oye hablar mal, porque el mal más grave que se aporta a la Congregación es empezar a sembrar discordia, sospechas contra uno u otro, sobre todo porque muchísimas veces esto depende del egoísmo, del amor propio (APD56, 463).

19 Luglio 2024

One needs to be vigilant when feeling to say something bad, because the most serious evil that one brings to the Congregation is to begin to sow discord, suspicion against one or the other, especially since very often this depends on selfishness, on self-love (APD56, 463).