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Sex., Jul.

Alle ore 7:30 (ora locale) di mercoledì 6 dicembre 2023 è deceduto all’ospedale Fleury di Montréal (Canada), in seguito a complicazioni du-rante un intervento chirurgico,

FRATEL REMO STEFANO RIZZO
87 anni di età, 71 di vita paolina, 65 di professione

Remo nasce a S. Giorgio a Liri (Frosinone) il 27 luglio 1936, secondo di cinque figli, quattro fratelli e una sorella, dai genitori Vittorio Amedeo e Orsola Varrecchione. Entra nella comunità di Alba il 20 agosto 1952, inizia il Noviziato il 7 settembre 1956, emette la Prima professione reli-giosa l’8 settembre 1958, assumendo il nome di Stefano, e si consacra definitivamente con la Professione perpetua l’8 settembre del 1963.

Fratel Stefano (Étienne) incomincia la sua attività apostolica all’estero, a Sherbrooke, in Canada, nella libreria. Nel 1977 è nominato Superiore della comunità e dal 1988 avrà entrambi gli incarichi, Superiore e Diret-tore della libreria fino al 1993, quando passerà nella comunità di Mon-tréal dove si occuperà della Diffusione. Nel 1994 ritorna a Sherbrooke, dove alternerà vari incarichi: Direttore della libreria, Vicario regionale, Delegato del Superiore regionale per la comunità. Nel 2018 continua fe-delmente il suo apostolato, dedicandosi ai servizi amministrativi e nel 2023 viene nominato ancora Vicario regionale.

Fratel Étienne – in comunità lo si chiamava familiarmente “zi Remo” con il suo nome di battesimo, fratello maggiore della Regione Canada-Francia – ci ha lasciato all’improvviso. «La sua partenza al cielo crea un vuoto che perdurerà – racconta un confratello che ha vissuto con lui – perché Étienne rappresenta un capitolo importante della storia della Re-gione. Fino all’ultimo ha dato il suo contributo nella vita comunitaria e nell’apostolato con entusiasmo e dedizione».

Frère Étienne era dotato di una personalità limpida e positiva, estre-mamente preziosa nel contesto della vita comunitaria. Le sue responsabi-lità apostoliche si sono concentrate essenzialmente nel settore librario, come Direttore della libreria di Sherbrooke, a cui ha dato uno sviluppo eccezionale. In questo ruolo ha profuso le sue doti migliori, in particolare aveva un forte intuito commerciale, un sesto senso per le opportunità e un talento per l’orga¬nizzazione disciplinata. Sempre aperto al dialogo e alla collaborazione nell’apo¬stolato, assumeva pienamente il suo ruolo nel-le decisioni e negli orientamenti. La “sua” libreria, attraverso le iniziative commerciali, ha oltrepassato i limiti territoriali raggiungendo anche una nutrita clientela statunitense. Successo commerciale ed economico frutto delle doti di cui il Signore lo ha colmato, con il contributo anche dei confratelli impegnati con lui.

Frère Étienne è l’esempio del Discepolo cosciente del suo ruolo nel contesto della missione paolina, lavoratore instancabile, sempre in ascol-to dei bisogni del cliente, sempre vigile per cogliere le opportunità di svi-luppo apostolico.

Le qualità umane di Étienne si sono espresse nella forma di un frater-no buonumore. Aveva belle capacità culinarie e non disdegnava la con-vivialità. «Non dimenticheremo le belle serate estive o invernali allo cha-let in riva al lago dove, con l’aiuto magari di un buon bicchiere, si im-provvisava poeta!», racconta ancora un confratello.

Grande lavoratore ma anche persona di preghiera, specialmente nel periodo del ritiro dalla responsabilità apostolica. Étienne si è preparato umilmente all’incontro con il Signore. Testimonia un confratello, riguardo alla sua improvvisa dipartita: «Noi non possiamo trattenerlo, gli chiedia-mo solo di non dimenticarci».Nell’agosto del 2016, riflettendo sugli 80 anni appena compiuti, frère Étienne scriveva al Superiore generale un breve messaggio su una carto-lina: «Grazie per gli auguri, grazie per le preghiere. Che io possa avvici-narmi sempre di più all’acqua vergine della fresca Sorgente che è Gesù».

Nel messaggio di auguri in occasione del 60° della sua professione, l’allora Superiore generale don Valdir José De Castro così gli scriveva: «Grazie perché ti spendi ancora oggi per l’apostolato, dando tutto te stesso, ora nella diffusione, ma per molto tempo in libreria. Grazie per la tua testimonianza personale, per il tuo servizio alla comunità».
Il Signore accolga questo nostro fratello e lo ricompensi con l’abbondanza dei suoi doni. La sua dedizione a Dio, alla comunità e all’apostolato sia feconda di frutti spirituali e apostolici e di vocazioni, soprattutto per il Canada che ha servito e amato per tanti anni.

Roma, 7 dicembre 2023

Don Vito Spagnolo, ssp


Il funerale verrà celebrato sabato 9 dicembre a Montréal. La salma sarà tu-mulata nel cimitero “Le repos Saint-François d’Assise”, sempre a Montréal.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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Agenda Paulina

04 julho 2024

Feria (verde)
S. Elisabetta di Portogallo
Am 7,10-17; Sal 18; Mt 9,1-8

04 julho 2024

* Nessun evento particolare.

04 julho 2024SSP: D. Antonio Brotto (1981) - D. Santiago Bonomini (2022) • FSP: Sr. Pia Geraci (2010) - Sr. M. Carmine Zanini (2022) • PD: Sr. M. Gervasina Zinnamosca (1950) - Sr. M. Mercedes Milani (1996) - Sr. M. Bernardetta Kuraszewicz (2021) • IGS: D. Francesco Guarneri (2013) • ISF: Giovanna De Stavola (2010) - Lamberto Benvenuti (2017).

Pensamentos

04 agosto 2024

La prima parte da santificare è l’anima... prima occorre andare alla radice, santificare lo spirito, l’interno nostro, perché la mente è la parte principale, il dono principale che Iddio abbia fatto all’uomo, la nostra intelligenza, la nostra libertà, sì. L’esame, quindi, cominci dall’interno (APD56, 563).

04 julho 2024

La vida humana, la vida cristiana, la vida religiosa... todo esto está ordenado a la vida celestial, es decir, la que es vida verdadera, eterna, feliz, ya que el Padre celestial nos ha puesto aquí, en la tierra, por un tiempo, después de habernos creado, para que pudiéramos darle prueba de amor (APD56, 413).

04 julho 2024

Human life, Christian life, religious life... all of this is ordered to heavenly life, that is, the one that is true, eternal, happy life, since the heavenly Father has placed us here, on earth for some time, after having created us, so that we could give proof of our love to him (APD56, 413).