07
Dom., Jul.

Alle ore 22,05 del 20 agosto 2019, dies natalis della Famiglia Paolina, è deceduto presso la Clínica Nuestra Señora de América di Madrid (Spagna) il Discepolo del Divin Maestro                                                                     

FRATEL JOSÉ ANTONIO JAVIER CAÑO MARTÍNEZ
79 anni di età, 67 di vita paolina e 59 di professione religiosa

José Antonio nasce il 1° novembre 1939 a Zuñeda, a 60 chilometri da Burgos, nel nord della Penisola iberica, da papà Efigenio e mamma Natividad. La sua famiglia è semplice, umile e laboriosa e i genitori, come molti a quei tempi, si dedicano al lavoro nei campi e ad allevare i cinque figli. José Antonio, infatti, ha due fratelli e due sorelle, con cui si esercita fin da piccolo alle gioie e pene della vita in comune, buon esercizio per il suo lungo futuro di religioso paolino.

Battezzato cinque giorni dopo la nascita, riceve la Confermazione all’età di tre anni, il 26 ottobre 1942. Il ragazzo, cresciuto in un contesto molto religioso, sente già in età molto giovane la sua chiamata a seguire il Signore nella vita consacrata. A soli 12 anni, il 18 settembre 1951, entra così nella nostra casa di Zalla (Bilbao). Qui vive tutta la prima formazione, che lo vede impegnato, secondo i crismi della formazione paolina, nello studio e nell’apostolato.

Inizia il noviziato nel 1957 nella comunità di Coslada, cittadina nei sobborghi di Madrid. Qui, dopo due anni, l’8 settembre 1959 emette la prima professione religiosa nelle mani del Superiore provinciale, don Desiderio Costa, prendendo il nome religioso di Javier. Esattamente dopo altri cinque anni, l’8 settembre 1964, ancora a Coslada vive con grande gioia il momento della professione perpetua. Da allora in poi ha inizio la sua lunga vita apostolica, che si alterna fra Spagna e Venezuela.

Dal 1964 lo troviamo impegnato a tempo pieno nella tipografia di Coslada, sezione fotomeccanica. Sono anni in cui fratel Javier accumula una notevole esperienza nel suo campo. Dopo oltre 10 anni di esperienza, nel 1975, infatti, grazie alle competenze acquisite e alla sua disponibilità a lasciare la patria di origine, viene invitato dal Superiore generale dell’epoca a trasferirsi a Caracas, in Venezuela, dove assume lo stesso incarico apostolico. Qui rimane per sei anni, fino al 1981, quando torna in Spagna per essere assegnato alla comunità di Zalla, quella dove era entrato trent’anni prima, con compiti questa volta legati alla locale libreria e al magazzino.

Nel 1989 l’obbedienza lo chiama, però, un’altra volta ancora a Caracas, dove riprende l’antico apostolato tipografico. Vi rimane questa volta solo tre anni, fino al 1992. In quell’anno fa ritorno in Spagna, nella comunità di Las Rozas, vicino a Madrid, per occuparsi di vari servizi comunitari. Ma è subito dopo destinato alla comunità di Madrid-Resina, recentemente chiusa. Qui rende per molti anni, fino a ottobre 2018, il suo prezioso ministero presso il magazzino di quella comunità. Dall’ottobre del 2018, infine, viene trasferito nella comunità di Siviglia.

Come si può vedere da queste poche note, questo caro Discepolo è stato fin da giovane disponibile a cambiare comunità di appartenenza e nazione e pronto a dare una mano a chiunque ne facesse richiesta. Sempre disponibile a dedicarsi ai compiti apostolici assegnatili con generosità, è stato molto amante dello sport e della natura, godendo anche di un carattere gioviale, anche se talvolta un po’ riservato.

Circa un anno fa sono iniziati alcuni disturbi alla sua salute, che sono sfociati in un tumore al rene, che, pur rimosso con un’operazione chirurgica, non si sono fermati a causa di una metastasi che si è molto estesa negli ultimi mesi, fino a rendere la sua fine inevitabile.

Molte sono le testimonianze di Paolini e nostri laici collaboratori, che attestano il buon esempio di fratel Javier nel vivere una vita paolina esemplare in termini di laboriosità e disponibilità. La sua vita comunitaria e quella spirituale sono state sempre di esempio a tutti. La sua generosità e il suo senso dell’umorismo hanno più che compensato la sua occasionale riservatezza.

Preghiamo ora perché, dopo tanto lavorare per il Regno di Dio in terra, questo nostro fratello riceva ora dal Maestro Divino il premio eterno in cielo. Alla sua intercessione, unita a quella di san Paolo e della Regina degli Apostoli, affidiamo i tanti frutti che attendiamo nell’Anno vocazionale di Famiglia Paolina, che stiamo vivendo. 

 

Roma, 21 agosto 2019  

                             

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale 


Il funerale avrà luogo oggi, 21 agosto 2019, alle ore 18 nella Cappella della comunità di Casa provinciale (Madrid, Protasio Gómez). Le sue ceneri saranno successivamente custodite nella cappella paolina del cimitero di Las Rozas (Madrid).

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


ITAESPENG

Agenda Paulina

07 julho 2024

XIV del Tempo Ordinario (verde)
Ez 2,2-5; Sal 122; 2Cor 12,7-10; Mc 6,1-6

07 julho 2024

* SSP: 1929 professione dei primi sette Discepoli del Divin Maestro - 1935 arrivo nelle Filippine.

07 julho 2024SSP: Fr. Camillo Cendron (1972) - Fr. Claudio Casolari (1991) • FSP: Sr. Janice Bernardis (2020) • PD: Sr. M. Tecla Molino (2013) - Sr. M. Emmanuela Witczak (2014) • IGS: Mons. Giuseppe Petralia (2000) - D. Carlo Petroncini (2000) • IMSA: Renata Armati (1984) - Maria Campo (2020) • ISF: Caterina Calamita (2012) - Filippo Mauceri (2017).

Pensamentos

07 agosto 2024

La santità è l’unione di mente e di cuore e di volontà con Dio e questa unione con Dio svelata come è in cielo, formerà la nostra eterna beatitudine. Ma si incomincia sulla terra poiché la carità, che è questa unione, è la maggiore delle virtù, virtù che dura eternamente (APD56, 557).

07 julho 2024

El voto de pobreza es la mayor riqueza, como el voto de castidad es el amor más grande y el voto de obediencia es la mayor libertad. Entonces, ahí está el premio (APD56, 400).

07 julho 2024

The vow of poverty is the greatest wealth, as the vow of chastity is the greatest love and the vow of obedience is the greatest freedom. And then, here it is: the reward (APD56, 400).