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Dom, Jun

Alle ore 10,30 circa (ora locale) del 30 ottobre 2020 è deceduto a Cinisello Balsamo (Milano, Italia) il nostro fratello sacerdote

DON TOMMASO ANGELO COSCARELLA
85 anni di età, 73 di vita paolina, 66 di professione e 59 di sacerdozio

Un improvviso malore ha colto don Tommaso nella mattinata del 30 ottobre a cui ha fatto seguito poco dopo il decesso.

Nacque l’11 febbraio 1935 a Borgo Partenope (Cosenza). All’età di dodici anni entrò in Casa, nella comunità di Roma. L’11 settembre 1947, in un’Italia appena uscita dalla guerra e che muoveva i primi passi verso la democrazia, iniziò il suo percorso di consacrazione a Dio nella Società San Paolo. Furono anni duri, ma anche molto ricchi di esperienze, insieme a tanti ragazzi nella vita paolina di allora: studio, preghiera, apostolato, gioco.

Tommaso sentiva forte la chiamata di Dio. Era stato un altro Paolino a portarlo alla corte di Don Alberione e lui sentiva quel cammino molto adatto a lui. In un testamento spirituale trovato tra le sue carte ricorda quando, da aspirante nelle scuole medie, alcuni fra i suoi compagni uscirono, creando in lui un certo senso di smarrimento. Fu il suo maestro, don Francesco Zecchinati, a cogliere un velo di tristezza sul suo volto e a parlargliene in privato. Alla confessione dei motivi del suo stato d’animo, il piccolo Tommaso ne ricevette da don Francesco una grande consolazione, unita all’invito a meditare le parole del salmo 91: «Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire». La sua paterna benedizione e l’esortazione a perseverare furono motivi sufficienti per proseguire nel cammino vocazionale.

In seguito, quando aveva 16 anni, furono altre esigenze, questa volta familiari vista la prematura morte del padre e la necessità di dare una mano in casa, a mettergli qualche dubbio. Ma anche qui superò la crisi e i dubbi e proseguì, arrivando alla prima consacrazione religiosa (Roma, 8 settembre 1954), confermata in perpetuo quattro anni dopo, e all’Ordinazione presbiterale, ricevuta a Roma il 2 luglio 1961 per l’imposi­zione delle mani di Mons. Ettore Cunial.

Seguirono un anno a Roma di esperienza pastorale e nel settore grafico delle riviste paoline e poi nove anni a Catania, come Maestro dei ragazzi e insegnante e, negli ultimi due anni, come proto in tipografia. Nel 1971 venne trasferito a Torino, dove si occupò di marketing nella diffusione del settore libri. Qui rimase fino al 1985, dove venne chiamato dall’obbedienza a servire il Signore a Cinisello Balsamo, comunità che non abbandonerà più, per ricoprire vari incarichi nelle Edizioni Paoline di allora. Lo attendevano lunghi anni, in cui si inserì nella redazione come correttore di bozze, ma fu incaricato anche di seguire la pubblicazione annuale del catalogo libri e di curare l’archivio libri della casa editrice. La sua precisione nel lavoro, la metodicità e puntigliosità ne hanno fatto un confratello molto prezioso negli ultimi decenni per dare alle odierne Edizioni San Paolo una struttura solida e duratura. Collaborò anche a preparare una “grammatica del redattore”, un manuale interno a uso dei correttori di bozze per l’utilizzo uniforme delle maiuscole/minuscole, della punteggiatura, ecc.

Don Tommaso era molto attaccato alla famiglia di origine, ancora residente a Borgo Partenope. Qui negli ultimi anni amava trascorrere il Natale e qualche settimana durante le vacanze estive. Vi tornava, nella testimonianza dei fratelli, sempre rinfrancato fisicamente e spiritualmente. Il rapporto con la mamma, finché in vita, e le sorelle è sempre rimasto “all’antica”, quindi molto rispettoso. Amava molto il ministero e nella chiesetta del paese fungeva da cappellano, soprattutto in assenza del parroco.

Le parole del salmo 91, che salvarono la sua vocazione paolina in tenera età, siano ora per lui la chiave del paradiso ma siano di incoraggiamento anche per noi, soprattutto in questa ora grave dell’umanità: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido».

 

Roma, 1° novembre 2020
Solennità di Ognissanti                  

 

Don Stefano Stimamiglio, ssp
Segretario generale


Il funerale di don Tommaso sarà celebrato nella cappella della comunità di Cinisello Balsamo lunedì 2 novembre alle ore 10.30. La salma proseguirà per Borgo Partenope, dove martedì mattina alle ore 10.00 avrà luogo una messa funebre di suffragio e la sepoltura nel cimitero cittadino.

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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* SSP: 1932 a Staten Island (USA) - 1960 a Makati (Filippine) - 2018 a Daegu (Corea) • FSP: 1995 Comunità RA a Roma (Italia) - 2022 a Slough (Inghilterra) • PD: 1953 Casa RA a Roma (Italia) - 1996 arrivo nella Rep. Ceca - 2000 arrivo a Hong Kong - 2012 presso Nunziatura Apostolica a Ouagadougou (Burkina Faso) - 2019 Casa sacerdotale a Mysore (India).

30 Junio 2024FSP: Sr. Oliva Farronato (2014) - Sr. M. Thecla Caruana (2020) • PD: Sr. M. Pasquina Romano (2017) • ISF: Vitina Prato (2002).

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L’esame deve arrivare lì: amo Iddio o amo me stesso? Domina in me l’amor proprio o domina in me l’amor di Dio? «Caritas Christi urget me» disse l’apostolo Paolo. È la carità di Cristo che mi fa operare, che mi spinge (APD56, 135).

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Hasta ahí debe llegar el examen: ¿amo a Dios o me amo a mí mismo? ¿Domina en mí el amor propio o domina en mí el amor a Dios? «Caritas Christi urget me», dijo el apóstol Pablo. Es la caridad de Cristo la que me hace trabajar, la que me impulsa (APD56, 135).

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Examination must start here: do I love God, or do I love myself? Does self-love dominate me or does love of God dominate me? “Caritas Christi urget me,” said the Apostle Paul. It is the charity of Christ that makes me work, that pushes me (APD56, 135).