Per approfondire tutta la ricchezza di questo tema, don Edmund ha proposto un itinerario di riflessione sulla relazione di Paolo con Cristo. Si è partiti considerando l’umanità di Paolo: la sua vulnerabilità, le sue fragilità e le limitazioni dell’apostolo delle genti, elementi che permettono di contemplare la “imperfezione” di colui che sarebbe stato uno dei perfetti imitatori di Gesù. Dopo questa riflessione, si è passati a scoprire Paolo come uomo di preghiera e di predicazione, per arrivare a quell’ elemento caratteristico di ogni discepolo imitatore di Cristo: l’amore, così ben decantato in 1Cor 13.
Alla fine di questo percorso, si è capito meglio il senso profondo della espressione alberioniana «”impaolinarci”, renderci paolini; mettendo in pratica quanto ci dice nelle sue lettere», e la necessità, per ogni paolino, di imitare San Paolo per arrivare a Cristo Via Verità e Vita: “impaolinarci per cristificarci”. Con lo spirito rinnovato e dopo avere pregato per le diverse realtà paoline del mondo, il Superiore generale e il suo consiglio sono scesi dalla montagna per dare nuovo vigore all’azione di animazione di tutte le nostre Circoscrizioni.