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Mer, Lug

Domenica 30 giugno, la Comunità Paolina di Bari ha celebrato con gioia la festa di San Paolo Apostolo, il vero Fondatore della Famiglia Paolina secondo il Beato Giacomo Alberione, il quale ha voluto che i suoi figli e figlie fossero “san Paolo vivo oggi”.

Il tutto è iniziato con le Lodi Mattutine celebrate nella cappella della Comunità ed è stato coronato dalla celebrazione eucaristica delle 18.30, alla quale hanno partecipato, oltre ai membri della Comunità, le Pie Discepole del Divin Maestro, le Annunziatine, i Cooperatori Paolini, i membri della Santa Famiglia e altri amici. Nell’omelia, legata alle letture della liturgia, don Giuseppe D’Amore, superiore della comunità, ha riflettuto sul significato della vocazione e sulle sfide che il chiamato deve affrontare nel rispondere a Dio, mettendo così in evidenza l’Apostolo Paolo come esempio ispiratore per seguire le orme di Gesù. 

La celebrazione eucaristica è stata concelebrata da don Oliverio Mondragón Martínez, formatore degli juniores del corso internazionale di preparazione ai voti perpetui (e accompagna anche un postulante ammesso a iniziare il noviziato), che dal 19 giugno si trovano a Bari per imparare la lingua italiana.

Durante la solenne celebrazione eucaristica, il chierico brasiliano Leidson de Farias Barros, uno dei giovani partecipanti al corso di lingua italiana, ha rinnovato per un anno i voti di castità, obbedienza, povertà e fedeltà al Papa. Questa occasione  ha aiutato i presenti a ricordare la loro consacrazione. 

Dopo la messa è stato offerto un rinfresco festoso e fraterno, al quale hanno partecipato tutti i presenti.

La Comunità di Bari, situata nella regione Puglia, che vanta anche la famosa Basilica di San Nicola, si occupa dell’animazione della Famiglia Paolina. Da alcuni anni è presente anche il Centro Culturale, ed è operante l’apostolato della diffusione delle icone. Nel suo dinamismo la Comunità di Bari ha accolto con disponibilità i giovani paolini e il loro formatore, integrandoli nella sua vita quotidiana. Per tutto questo ringraziamo il superiore della Comunità e i confratelli che ci hanno accolti.

 

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