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Jue, Mar

Il Superiore Generale e le Superiore Generali della Famiglia Paolina, in una Lettera di Indizione del 20 agosto 2018, hanno annunciato l’Anno vocazionale di Famiglia Paolina che inizia il 25 gennaio 2019 e termina il 25 gennaio 2020.

Lettera di indizione
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Presentazione del logo
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Vi preghiamo di riferirvi alla lettera sopra citata in cui il Superiore e le Superiore Generali hanno specificato almeno cinque ragioni per questa celebrazione auspicabile per l’intera Famiglia Paolina in tutto il mondo. Il tema di questo anno vocazionale «Ravviva il dono di Dio» (2Tm 1,6) è reso graficamente con un logo brillantemente realizzato, con una spiegazione appropriata dello stesso.

Provvidenzialmente, l’anno 2019 è veramente significativo per noi della Famiglia Paolina perché celebriamo il centenario del “Patto”, proposto dal Fondatore fin dal 1919 e, in particolare, per noi della SSP perché terremo il 2o Seminario internazionale della formazione per la missione in novembre di questo anno.

Mentre continuiamo a rendere grazie riconoscendo il dono della nostra vocazione in vista di «fare tutto per il Vangelo», è nostra fervida speranza che vivendo la nostra consacrazione gioiosamente ogni giorno, diventiamo pure autentici promotori della vocazione paolina ai giovani, a quelli che già sono tra noi e a quelli che vogliono “venire e vedere” il nostro modo di vivere la nostra consacrazione e la missione. I giovani, come giustamente ha concluso il Sinodo dei Vescovi, sono “il nostro presente e futuro”. Nello spirito e nello stile di Papa Francesco li possiamo veramente «accogliere, proteggere, promuovere e integrare» (Documento finale del Sinodo dei Vescovi 2018, n. 147) nelle nostre comunità e nella nostra specifica missione nella cultura della comunicazione, in particolare, nei social media.

I giovani e la società di oggi hanno bisogno di “testimoni” più che di “predicatori”. E Testimoni della Vocazione Paolina sia noi, non altri. Dalla trasparenza e dalla credibilità della nostra testimonianza ne deriva l’attrazione verso questa vocazione. Di qui l’impegno per ogni Paolino a rendere più visibile e comunicativa la propria vocazione sia come risposta personale alla chiamata, sia anche come presenza profetica nella società di oggi. “Andrea incontrò suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia”, che si traduce Cristo, e lo condusse da Gesù” (Gv 1,41). Il nostro impegno, in quest’anno vocazionale, dovrebbe essere lo stesso dell’Apostolo Andrea: testimoniare d’aver trovato il Messia e condurre a Gesù.

Possano tutti i nostri santi paolini, che ci hanno preceduto, accompagnarci e guidarci nel nostro cammino vocazionale in tutte le sue manifestazioni, perché possiamo esprimere e testimoniare il nostro vivere e dare Gesù Maestro, Via, Verità e Vita agli uomini e alle donne di oggi.