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Wed, May

Don Leonardo ZegaCari Fratelli,

per contribuire a rendere omaggio alla personalità di don Zega, faccio riferimento al dialogo telefonico che abbiamo avuto lunedì 4 gennaio 2010. Mi sono messo in contatto con lui per chiedergli, in forma riservata, una breve riflessione scritta che sia una testimonianza, attinta dalla propria esperienza, su come in tanti anni ha vissuto e vive la sua identità sacerdotale e la sua professionalità giornalistica. Ero alla ricerca di una illustrazione del carisma paolino con le convinzioni e l’operato di un’intera esistenza dedicata alla missione come comunicazione giornalistica.

A commento di una delle ragioni che motivava la mia richiesta, senza che potessi terminare la mia frase, ha esclamato: “Sempre mi sono sentito di vivere a pieno il mio sacerdozio in quello che ho fatto: l’essere del Paolino è la comunicazione del Vangelo. Consacrato per la missione, perché la comunicazione è essere, non dire, non fare. Ogni altro impegno  al di fuori della comunicazione è un tradimento dell’Alberione”.

In tanti anni di impegno giornalistico, nei suoi scritti e nel suo modo di dirigere il lavoro degli altri, don Zega ha vissuto, attingendo dal beato Alberione e da San Paolo, il sacerdozio del carisma paolino nella convinzione che con la notizia non si rivela solo “qualcosa”, ma anche “qualcuno” e per questo “dietro la notizia si sente la persona che scrive”. Significative le lettere di riconoscenza che giungevano quando don Zega, direttore di Famiglia Cristiana, redigeva i suoi pezzi e le sue risposte ai lettori: volevano ringraziare il “Padre” che intravedevano dietro il direttore.

Il rigore della professionalità è così adottato per una ragione di comunicazione che don Zega riassume: “Noi dobbiamo comunicare, annunciare, più che convertire: convertire è opera della grazia”. La stessa convinzione di don Zega come sacerdote paolino giornalista si esprime in questi termini decisi. “Se una comunità cristiana non comunica, inaridisce, a maggior ragione una comunità paolina. Quando andiamo a cercare altri carismi, altri “sfoghi”, noi rischiamo di inaridirci e di morire”.

Alla radice di un’attività intensa, costante e intelligente per dare il buon esempio del lavoro e far lavorare con criteri efficaci, vi è in don Zega la motivazione profonda: “Il comunicatore è qualcuno che non dà del suo, riceve e dà, si riempie e trasmette”. Quanti hanno pregato con lui possono essere testimoni della sua quotidiana fedeltà agli impegni spirituali che danno carattere soprannaturale a tutti gli altri aspetti imprenditoriali di cui si serve l’apostolato paolino.

Per pensare con lucidità e vivere con totalità questi ideali di vita paolina, don Zega ha valorizzato la sua personalità umana, le sue convinzioni religiose, paoline e professionali con argomenti e una dialettica che giungeva a vol­te all’intransigenza. È questa la ragione per cui se era chiaro intendere ciò che pensava, non per tutti risultava convincente e condivisibile, ma grazie alla libertà e franchezza del pensare e del dire don Zega, in momenti tristi, per tutti, della storia della Congregazione, ha saputo conservare la dignità di un’obbedienza a testa alta. Tra i protagonisti di queste vicende turbolenti, don Zega vi ha percepito un episodio del delicato equilibrio dell’apostolato paolino già preannunciato da don Alberione: “Non bisogna smarrirsi, ma pregare e puntare verso la nostra indipendenza di attività nella Chiesa, cercando di passare illesi tra goccia e goccia, senza bagnarsi e senza mescolarsi”.

Don Silvio SASSI, SSP
Superiore generale della Società San Paolo

 

Agenda Paolina

May 08, 2024

Feria (bianco)
At 17,15.22–18,1; Sal 148; Gv 16,12-15

May 08, 2024

* FSP: 1959 a Lubumbashi (Rep. Dem. del Congo) • PD: 2010 a Goa (India).

May 08, 2024FSP: Sr. Rita Credico (2009) - Sr. Myriam Teresita Corbalan (2014) - Sr. M. Evangelina Lagura (2018) - Sr. Elsa Minnig (2019) • PD: Sr. M. Elisabetta Ragoso (2011) - Sr. M. Stella Doi (2015) • IMSA: Prima Juntilla (2009) - Norma Virtucio (2014) • ISF: Ramón Verduzco Jiménez (2016).

Thoughts

May 08, 2024

Quali sono i segni che una persona lavora interiormente?... Il lavoro spirituale si compie nella mente e nel cuore, in primo luogo, ma poi si manifesta all’esterno: dai frutti conoscerete chi lavora e chi non lavora (APD56, 306).

May 08, 2024

¿Cuáles son los signos de que una persona trabaja interiormente?... El trabajo espiritual se realiza en la mente y en el corazón, en primer lugar, pero después se manifiesta externamente: por los frutos conoceréis quién trabaja y quién no trabaja (APD56, 306).

May 08, 2024

What are the signs that a person works interiorly?... Spiritual work is carried out in the mind and heart, first of all, but then it manifests itself externally: from the fruits you will know who works and who does not (APD56, 306).